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Tor Vergata, ospedale senza barelle

Reparti dell'ospedale di Tor Vergata

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Ambulanze ferme per carenza di barelle e pazienti sdraiati in terra. È caos al Pronto soccorso di Tor Vergata, dove ci sono 12 letti per 60 pazienti. «Stanotte un paziente si è sdraiato in terra, non ce la faceva più a stare sulla poltrona. Gli abbiamo dato almeno un lenzuolo, ma la situazione ormai è al collasso». Così, un infermiere del Pronto soccorso di Tor Vergata racconta l'ultima infernale notte di lavoro in una struttura che conta 140 visite in 24 ore e un sovraffollamento che è arrivato ormai a 60 pazienti ricoverati in corridoio, contro una capienza per l'osservazione breve intensiva di soli 12 posti. Oltre la metà ha più di 70 anni. «C'è un vecchietto di 81 anni che aspetta un posto letto dal 28 dicembre», continua l'infermiere. Come uno tsunami, la carenza di posti letto si ripercuote sull'intero servizio sanitario. Quattro ambulanze sono rimaste bloccate per ore, una addirittura per 15 ore, dalle 22 di lunedì fino alle 13 di ieri, per mancanza di barelle. Quelle utilizzate nei mezzi di soccorso erano state infatti impiegate per il ricovero dei pazienti. E non sarebbe un problema di pausa natalizia. «È sempre così - racconta l'infermiere - nonostante le ripetute denunce, le promesse e gli accordi con la dirigenza sanitaria, non è cambiato nulla. Anzi, va sempre peggio. Non abbiamo neanche i campanelli e i pazienti che si sentono male devono urlare per chiamarci». Una situazione, quella del Pronto soccorso di Tor Vergata, punto di riferimento per Roma sud e Castelli, «dovuta a una politica sanitaria fallimentare - accusa Duccio Prosperi dell'Ugl Università e ricerca - si chiudono gli ospedali e si aggrava il lavoro in quelli che restano aperti con enormi disagi per i pazienti e per il personale medico e paramedico, che è ancora sotto organico e lavora in condizioni di assurda precarietà. La Regione aveva promesso il Dea per Tor Vergata e invece non solo non è accaduto nulla ma la situazione continua a peggiorare, con conseguenze che sono purtroppo sotto gli occhi di tutti, come il drammatico paradosso di non poter utilizzare le ambulanze per mancanza di barelle».

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