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Gli automobilisti si ribellano: ora basta

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SilviaMancinelli «Pirati» della strada alla soglia dei 90 anni, automobilisti presi di mira dagli autovelox, record men multati fino a otto volte in un mese per aver superato di uno, due, cinque km orari il limite di velocità. Dopo il caso sollevato da Renato F., fotografato sulla via Aurelia a 56 km/h e multato per aver oltrepassato di un km/h il limite di tolleranza, sono stati in molti a testimoniare a Il Tempo la loro «sventurata» esperienza con gli autovelox. «Nello stesso tratto di strada dove il protagonista dell'articolo pubblicato nei giorni scorsi raccontava di esser stato multato (precisamente sulla via Aurelia all'altezza di via Ottaviano Petrucci) sono stato sanzionato due volte in un giorno – scrive Massimo Dappelo – Il 16 agosto scorso, alle 16,58, guidavo a 51km/h superando di un km/h il limite stabilito. Come successo al signor Renato la velocità è stata determinata tenuto conto della soglia di tolleranza. Lo stesso giorno, alle 7,50 sempre sulla via Aurelia ma all'altezza di via Eucario Silber in direzione Civitavecchia, il solerte comando mi destinava un altro verbale, stavolta per aver superato di 14 km/h il limite: andavo a 69 km/h. Dal 1985, anno in cui ho iniziato a guidare - scrive ancora Massimo - queste sono le prime due multe per eccesso di velocità che ricevo». Ma il tratto di Aurelia compreso tra via Petrucci e via Silber, come racconta G.C., è diventato famoso: «Ad oggi ho ricevuto sei verbali, velocità poco sopra i 50 Km/h, per un totale di 323 euro da pagare. Il postino, sorridendo, mi ha detto che per consegnare le raccomandate nella zona di Boccea, Casalotti, Massimina e Aurelia sono ricorsi agli straordinari». Ha del comico, poi, la testimonianza di Renato Procacci che scrive: «Mio padre Orlando, un giovanissimo pirata della strada di 87 anni, ha ricevuto ben 9 multe per eccesso di velocità: le contestazioni sono fra i 51 e i 53 km/h. Come lui il suo compagno di sventura, Antonio Di Lorenzo, un altro ragazzino di 75 anni, che, per colpa della sua guida spericolata», ha ricevuto 18 multe, sempre nel tratto tra i due semafori di Torre in Pietra. Tutte le foto, dalle quali hanno avuto seguito le sanzioni, sono state scattate nel periodo estivo tra le 6 e le 7 di mattina quando vanno a Maccarese per fare le telline e prendono la macchina una volta l'uno una volta l'altro». Difficile oltretutto far ricorso visto che rivolgersi al Giudice di Pace costa, secondo la nuova normativa, più o meno quanto una multa: circa 38 euro. A sostegno degli automobilisti, vessati per le loro «folli» corse, l'associazione dei consumatori: «Il Codice della Strada viene utilizzato da alcune amministrazioni non per garantire la sicurezza ma per fare cassa – spiega Paolo Landi, segretario generale dell'Adiconsum – A incappare maggiormente negli autovelox, poi, sono soprattutto i cittadini che vengono da Comuni diversi, ignari dei dispositivi di rilevamento della velocità. Già negli anni scorsi ci siamo occupati di casi come questi e lo stesso ministro Maroni intervenne per ridare agli autovelox il senso originario di strumenti per la sicurezza e non quello di macchine per finanziare i Comuni. È chiaro che chi guida a 51, 57 km/h non rappresenta un pericolo e la multa rappresenta l'intenzione del Comune di fare cassetta. Non è tollerabile – continua – che si applichino limiti eccessivamente bassi su strade che non lo richiederebbero e diversi a distanze troppo brevi passando ad esempio da 70 a 40 km/h dove magari è più facile prendere in castagna gli automobilisti. Chiedo al prefetto – conclude Landi – di intervenire affinchè il Codice della Strada sia applicato per tutelare i cittadini e non per far cassa a spese loro».

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