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La ragazza violentata non ricorda chi è stato

Il castello di Roccalvecce, Viterbo

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Non ricorda, non ha ancora sporto querela e la visita ginecologica ha dato esito negativo. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire quanto sarebbe avvenuto la notte di Capodanno. La Squadra mobile di Viterbo, su delega della procura, ha avviato i primi accertamenti sul racconto della ragazza di 25 anni che ha denunciato di essere stata violentata durante la festa nel castello Costaguti di Roccalvecce. Sono stati pianificati e avviati gli accertamenti preliminari per verificare il racconto della ragazza, per capire che cosa è successo quella notte ed eventualmente «cristallizzare gli elementi», se c'è un riscontro con il racconto. La ragazza, come dicevamo, non ha ancora formalizzato la querela. Ha chiesto tempo, ha 90 giorni per farlo e la polizia sentirà anche lei. Non è escluso un sopralluogo al castello Costaguti, mentre altri accertamenti sono necessari per identificare chi ha partecipato alla festa. La ragazza ha infatti trascorso il veglione di Capodanno a Roccalvecce, nel castello settecentesco, in compagnia di alcuni amici. Solo la mattina del primo gennaio, quando si è svegliata, si è accorta di quello che le era successo. È andata all'ospedale Sant'Andrea e qui ha raccontato di essere stata violentata mentre era incosciente, addormentata e stordita dall'alcol. Il racconto è stato poi ripetuto agli agenti del commissariato Flaminio Nuovo: «Ero stordita - avrebbe detto - ricordo di essermi svegliata in un letto con qualcuno che mi stava toccando». Poi si è riaddormentata, e la mattina dopo non si sentiva bene, ha trovato alcune tracce sui suoi indumenti intimi (che si è rifiutata di consegnare agli inquirenti) e si è resa conto di quello che era successo. Ma non sa chi o quanti abbiano abusato di lei. Non sa nemmeno se, oltre all'alcol, qualcuno le abbia fatto prendere farmaci o droga. Ha fatto alcuni nomi di persone che erano alla festa, ma non ha saputo dire altro.

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