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I negozianti: «Buoni affari» ma i consumatori frenano

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Ancheieri le strade del centro e delle vie dello shopping sono state affollate, con il picco di consumatori raggiunto nel pomeriggio quando i tempi di attesa per entrare in alcune boutique alla moda del centro storico hanno sfiorato i 30 minuti. Ma se i negozi grandi firme, centri commerciali e outlet possono dirsi soddisfatti, non lo stesso fanno gli esercizi «no logo» e quelli di qualità bassa. «Sta andando molto bene per i noti marchi – conferma Valter Giammaria, presidente della Confesercenti provinciale – che peraltro hanno iniziato i saldi diverse settimane prima dell'inizio ufficiale, meno per gli esercizi di qualità inferiore. Questo è anche segno dei tempi che cambiano: il consumatore preferisce magari spendere un po' di più e portarsi a casa un articolo alla moda, piuttosto che fare un maggior numero di acquisti diciamo mediocri». Giammaria ricorda però anche che per poter parlare di «saldi andati bene» bisognerà vedere se si riuscirà a recuperare quel -20% circa di vendite sullo scorso anno registrato nel 2009. Ieri sono continuate le file negli storici negozi Gucci, Vuitton del centro come negli altrettanti famosi marchi Cisalfa, Yamamay, Benetton, Carpisa, che non nascondono il forte interesse dei consumatori, quest'anno, a portarsi a casa il capo di abbigliamento tanto desiderato ma lasciato lì per timore di spendere troppo. Parla di bilancio positivo anche la Confcommercio Roma per la quale l'aumento delle vendite rispetto allo scorso anno si attesta intorno al 10% e potrebbe arrivare al 15% continuando di questo passo. Mentre restano critiche alcune associazioni dei consumatori, tra cui il Codacons, che fa previsioni negative e paventa scenari da segno meno anche per le prossime settimane. Intanto si fa sentire la voce del fautore della tanta discussa data di anticipo delle svendite. L'ex assessore alle Attività produttive della Regione Lazio, Francesco De Angelis, si dice soddisfatto di quella legge: «Le vendite registrate negli ultimi due anni e nella giornata di ieri confermano che si è trattata di una scelta felice, perché i saldi sono un'opportunità che consentono ai commercianti di fronteggiare la concorrenza di regioni confinanti con il Lazio». Dam. Ver.

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