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Smog, la rivolta dei centauri

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Moto nel traffico

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Dal primo gennaio è in vigore il nuovo regolamento che vieta la circolazione alle moto Euro 0 all'interno dell'anello ferroviario, e i centauri romani non ci stanno. Anzi scenderanno in piazza il giorno della Befana per protestare contro il provvedimento dell'Amministrazione capitolina. Perché? Lo spiega Riccardo Forte, presidente del coordinamento dei motociclisti: «I veicoli a due ruote Euro 0 sono circa 100mila, più o meno un quarto delle moto che circolano a Roma. I motori 4 tempi inquinano pochissimo. Terzo, non mi sembra logico colpire i centauri quando il centro è invaso da autobus turistici altamente inquinanti buoni solo a intasare il traffico». «Il provvedimento - dice ancora Forte - è entrato in vigore senza che alcuno abbia provato a metterne in discussione l'effettiva efficacia, vicina allo zero. Il divieto infatti si applica a una quota già ampiamente minoritaria del parco circolante, oltre tutto in progressivo e rapido decremento».   Basti pensare che nel triennio precedente all'obbligatorietà dei motori Euro 1, passaggio avvenuto il 17 giugno 1999, le immatricolazioni delle 2 ruote, in Italia, sono state nettamente inferiori al triennio successivo (91mila nel '96, 123mila nel '97, 239mila nel '98 contro 375mila nel '99, 525mila nel '00 e 420mila nel '01, fonte dati Ancma). Il boom delle vendite, in particolare degli scooter, tra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo millennio, anche a Roma ha riguardato mezzi Euro 1. «Se il provvedimento punta ad abbattere il particolato fine (Pm10 e Pm2,5) - insiste Forte - allora il "nemico" non sono i motori 4 tempi, con o senza catalizzatore, che producono quote insignificanti se confrontate alla mole di particelle sottili prodotte dal traffico capitolino». Il 6 gennaio i motociclisti romani saranno comunque in Piazza Madonna di Loreto (piazza Venezia), alle 12, per fa sentire le loro ragioni direttamente al sindaco e all'assessore alla Mobilità.  

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