Negozianti soddisfatti ma cauti Il timore è di un fuoco di paglia
Troppopresto per fare bilanci e la Confcommercio rimanda, per dare numeri più precisi, al prossimo week-end, ma le previsioni erano quelle di una partenza sprint e non hanno tradito. Così Cesare Pambianchi, leader della Confcommercio Roma, parla di «inizio positivo» e aggiunge «già dalle prime ore di questa mattina i cittadini hanno preso d'assalto i nostri esercizi commerciali sia nel Tridente, che nelle zone ad alta densità commerciale come via Cola di Rienzo, viale Europa o viale Libia. Complici il bel tempo, lo sconto fino al 50% effettuato dai commercianti fin dal primo giorno e la spasmodica attesa che la data del 2 gennaio aveva causato tra i consumatori, possiamo affermare che l'inizio dei saldi ha registrato un aumento dei consumi pari quasi al 10% rispetto allo scorso anno con una spesa media di circa 120 euro per consumatore». Più cauto il presidente della Confesercenti provinciale Valter Giammaria per il quale «l'inizio è stato buono, ma non vorrei che fosse un fuoco di paglia, aspettiamo il prossimo weekend per essere più precisi. Al momento, comunque, non possiamo lamentarci. Ricordiamoci che l'obiettivo è recuperare almeno il 20% di quanto perso durante il 2009 e anche durante il Natale appena trascorso». Positiva anche l'Adoc, secondo la quale «è la prima volta dal 2002, cioè dall'ingresso dell'euro, che i saldi non portavano un incremento delle vendite. Dalle file registrate questa mattina nelle principali città italiane, tra cui Roma, possiamo ipotizzare che l'aumento della spesa a famiglia sarà del 10% rispetto allo scorso anno, per un totale di oltre 150 euro spesi a persona». In crescita, secondo l'Adoc, le vendite dell'abbigliamento e le calzature, che segnano un +15%. Male, invece, quello di bassa qualità, che paga la concorrenza di outlet, mercatini e centri commerciali, capaci di offrire tutto l'anno vendite a stock a prezzi contenuti. Non è dello stesso parere il Codacons che registra una diminuzione degli acquisti del 15% rispetto allo scorso anno. Un dato che emergerebbe dal monitoraggio dell'associazione sul primo giorno dei saldi invernali. Per il Presidente Carlo Rienzi «alla fine della stagione i saldi faranno segnare un triste -20% non avendo più le famiglie i soldi da spendere per acquisti non essenziali». Dam.Ver.