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Il gran galà della Capitale

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Un'immagine di Roma dall'alto

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Sarà «Notte Capitale» l'evento clou del 2010 a Roma. La sera di sabato 18 settembre tutta la città sarà infatti animata da 50 eventi che celebreranno i 140 anni di Roma Capitale d'Italia a partire dalla Breccia di Porta Pia del 20 settembre 1870. Il Comune, attraverso l'Assessorato alle Politiche Culturali, la Sovraintendenza ai Beni Culturali e la società Zetema, proporrà un asse di eventi ad alto significato simbolico che da Porta Pia percorrerà via XX Settembre, piazza della Repubblica, via Nazionale, fino a Castel Sant'Angelo e la Basilica di San Pietro, con un abbraccio ideale fra la Roma dei Papi e quella del Regno d'Italia prima e della Repubblica poi. Fuochi d'artificio, concerti e mostre animeranno il cuore della città. Fra le esposizioni spiccano quella dedicata alla Repubblica Romana nelle sale di Palazzo Braschi, che per l'occasione inaugurerà gli spazi del piano terra e la rassegna in Castel Sant'Angelo dedicata a Pio IX, il Papa che dopo aver perso il potere temporale si definì "prigioniero dello Stato italiano”. Il Comune celebrerà anche due cinquantenari destinati a colpire la fantasia popolare come quello del capolavoro cinematografico di Fellini "La Dolce vita” e quello delle Olimpiadi di Roma del 1960. Ma il 2010 vedrà anche una rinnovata valorizzazione del circuito museale romano e delle sue aree archeologiche attraverso la "Notte europea dei musei” in programma sabato 15 maggio e la nuova edizione di "Musei in musica” prevista per sabato 20 novembre, con performance musicali eccezionalmente presentate nelle sale museali. Uno scontro fra titani, fra veri e propri miti dell'immaginario popolare è quello rappresentato dalle tre maggiori mostre romane dell'anno: Caravaggio (alle Scuderie del Quirinale dal 18 febbraio), gli impressionisti (nell'esposizione "Natura protagonista” al Complesso del Vittoriano dai primi di marzo) e Vincent Van Gogh (sempre al Vittoriano da ottobre). Del Caravaggio, l'artista "terribilmente naturale” che seppe "dare luce al buio”, il curatore Claudio Strinati ha deciso di esporre solo le opere storicamente accertate, i suoi capolavori indiscussi: fra gli altri, il "Bacco” dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, "Davide con la testa di Golia” dalla Galleria Borghese di Roma, "I musici” dal Metropolitan Museum di New York, il "Suonatore di liuto” del Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, l'"Amor vincit omnia” dallo Staatliche Museum di Berlino. Un omaggio all'unicità del percorso creativo di Caravaggio proprio nell'anno dedicato alle celebrazioni per i quattrocento anni dalla morte del maestro lombardo. Agli occhi di molti Van Gogh è l'essenza stessa, inquieta ed anticonformista, della pittura moderna: proprio per questo il suo ritorno a Roma dopo molti anni dall'ultima grande mostra dedicatagli alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna rappresenta la più grande sfida organizzativa finora proposta da Alessandro Nicosia al Vittoriano, spazio ormai imprescindibile per la vita culturale romana. Cinquanta quadri e trenta opere su carta tracceranno con colori fiammeggianti il rapporto tra città e campagna nella pittura del geniale olandese. Ma nella stessa sede non va trascurata neppure la mostra "Natura protagonista” con cento quadri in prevalenza impressionisti radunati intorno ad un fulminante poker d'assi: Corot, Monet, Pissarro, Sisley.

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