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Trans nel sacco, caccia a un coltello

Carabinieri questa mattina sul luogo del ritrovamento del cadavere di un transessuale nascosto in un sacco dell'immondizia, in un canneto su una riva del Tevere.

Sul caso anche il pm di Brenda

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Dopo il ritrovamento del cadavere del transessuale, a Ostia Antica, è la Pineta di Castel Fusano che viene battuta palmo a palmo dai carabinieri del Gruppo di Ostia. Gli uomini agli ordini del colonnello La Gala hanno stretto il cerchio intorno al mondo dei viados che da anni, ogni giorno, ruota intorno al polmone verde del litorale. Da lì, dove decine e decine di trans si prostituiscono, qualcuno potrebbe aver notato la scomparsa della vittima, uccisa oltre un mese fa, chiusa in un sacco della spazzatura e abbandonata tra i canneti sulla sponda del Tevere.   Impossibile, se non investigando nella comunità dei trans, dare un nome a quel corpo trovato da un passante in avanzato stato di decomposizione. Pressati dai militari, nella sola giornata di ieri, numerosi viados per lo più sudamericani: qualcuno, forse, conosceva la vittima, altri magari potrebbero aver notato la sua scomparsa. Intanto un ennesimo sopralluogo, effettuato anche con metal detector per cercare un coltello o un'arma, è stato fatto già all'alba di ieri sul luogo del ritrovamento del cadavere: uscito finalmente, il sole i carabinieri hanno potuto acquisire nuovi elementi utili alla ricostruzione del macabro delitto. Un aiuto in più, per capire almeno la modalità in cui il transessuale è stato ucciso, quasi sicuramente prima di esser stato chiuso nel sacco e trasportato nella strada sterrata in fondo a via del Collettore Primario, potrebbe arrivare dall'esame autoptico previsto per questa mattina al Policlinico Gemelli. Finora della vittima, ridotta a scheletro dai roditori e saponificata in parte dalla pioggia e dall'umidità, non si conosce nulla: indosso aveva un paio di slip ricamati, un cappotto e i sandali con i tacchi a spillo che in un primo momento avevano portato gli inquirenti a pensare si trattasse di una donna.   Rimangono pochi, secondo gli investigatori, gli elementi che possano far ipotizzare un collegamento tra la morte di Brenda e lo scandalo Marrazzo. Certo sono materiale d'indagine i tempi tra l'uccisione del transessuale coinvolto nella vicenda dell'ex governatore e quelli in cui il medico legale ha fatto risalire la morte del viados ancora senza nome. Dubbi in proposito li ha espressi la stessa Luxuria. «Probabilmente, buttata in un sacco come spazzatura – spiega – la vittima era una persona scomoda a qualcuno. Nessuno, né un parente né un amica, ha denunciato la sua scomparsa».

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