Vigili urbani con l'arma Alemanno: no ai pistoleri
Le prime trecento pistole sono già state consegnate. Altri 2.500 vigili urbani riceveranno l'arma nei prossimi mesi quando avranno finito l'addestramento. Ma il sindaco Alemanno, che ieri ha consegnato simbolicamente due Beretta 84 agli agenti Paolo Carbonari e Daniela Agostini, ha esortato tutti a non farsi prendere da tentazioni da Far West: «Nessuno faccia il pistolero, fate in modo che i cittadini si sentano sicuri. Servirà grande attenzione e umiltà». Il primo cittadino ha tagliato il nastro dell'armeria del comando generale dei vigili in via della Consolazione. Anche il comandante della Municipale ha rassicurato sull'utilizzo delle pistole: «La vera sfida non è averla nella fondina, ma è come si porta. L'arma deve essere utilizzata con professionalità e tranquillità. Perché un agente sicuro dà anche più sicurezza». Un'esigenza dettata anche dal fatto che i dati del 2007 hanno registrato ben 350 agenti feriti nella Capitale. E come ha ricordato lo stesso Alemanno «più volte i vigili sono stati costretti ad agire sotto scorta. Così, invece, saranno autonomi». Ma è la stessa missione della polizia municipale a conoscere una rivoluzione copernicana: «Un ruolo che crescerà nel tempo - ha spiegato il sindaco - perché i vigili urbani sono la vera polizia di prossimità e noi vogliamo che questa crescita di funzioni venga accompagnata da una crescita di dotazioni. Quindi anche più attenzione sull'addestramento, sui locali e sull'organico». Con l'assegnazione dell'arma, infatti, i vigili assumono la qualità di agenti di pubblica sicurezza. L'addestramento è complesso e si svolgerà nel centro di tiro della polizia di Stato di Nettuno dove è stato allestito anche un poligono virtuale. Oltre all'abilità nel maneggiare l'arma gli agenti dovranno superare test psico-attitudinali e prove teoriche. Se si conta che la polizia municipale ha un organico di oltre 6.500 uomini, alla fine del tirocinio quasi la metà dei vigili potranno sfoggiare la Beretta nella fondina. Giuliani ha sottolineato come «il 58% dei vigili ha chiesto di essere dotato dell'arma e di questi il 14% non è risultato idoneo». Attualmente il Municipio «più armato» è il I. Nel centro storico sono 32 gli agenti già in possesso della pistola. L'armamento negli altri Municipi è così suddiviso: 16 nel II, 9 nel III, 11 nel IV, 8 nel V, 11 nel VI, 13 nel VII, 11 nell'VIII, 12 nel IX, 12 nel X, 10 nell'XI, 8 nel XII, 16 nel XIII, 11 nel XV, 9 nel XVI, 13 nel XVII, 10 nel XVIII, 5 nel XIX e 14 nel XX. Quattro pistole sono state distribuite anche al Pics (Pronto intervento centro storico), otto al Gssu (Gruppo sociale sicurezza urbana) e 29 al Gpit (Gruppo pronto intervento traffico). Gli altri vigli ritenuti idonei verranno addestrati a scaglioni nei prossimi mesi entro il 2011. Il prefetto Giuseppe Maddalena, direttore centrale per gli istituti di istruzione della polizia ha spiegato come l'addestramento serva anche a «stringere rapporti con la polizia di Stato». E c'è già chi va oltre: «Ora diamo anche lo spray urticante e il bastone distanziometro», ha chiesto il segretario del Sulpm Alessandro Marchetti.