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Ospedali efficienti e più rispetto per i medici Ecco le idee della lista di Alicicco e Antinori

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Apresentare la neonata «lista sanità Lazio», davanti ad un parterre di medici, primari di quasi tutti gli ospedali della Capitale, accademici e operatori sanitari, con il coordinatore nonché ideatore della formazione, il ginecologo Severino Antinori, c'erano Ernesto Alicicco, l'ex medico sociale giallorosso, ora candidato con la lista alla presidenza delle prossime regionali di marzo 2010, e il chirurgo Alberto Barzi che ha presentato i punti cardine del programma. «Siamo un gruppo di tecnici – ha spiegato Antinori – indignati, come il resto dei cittadini, dalla mala gestione della sanità da parte degli amministratori pubblici che hanno governato fino ad oggi. La lista delle problematiche riguardanti la sanità nella nostra Regione è infinita; dalle strutture, ridotte allo sfacelo, alle liste di attesa, al clientelismo diventato ormai una piaga incancrenita del Lazio, alla mancanza assoluta di una rete cardiologica di emergenza. Quest'ultima lacuna, ad esempio, rende il 57% della popolazione colpita da infarto a rischio di morte perché non supportata da un'adeguata assistenza nei 90 minuti necessari per intervenire». Sulla base dunque dei problemi che affliggono la salute, il movimento presenta un dettagliato programma da sottoporre a entrambi i candidati dei due maggiori schieramenti. Si comincia col costituire un consiglio di sanitari, anche stranieri, all'interno degli ospedali che abbia il controllo diretto sull'assistenza con delega alla nomina dei primari; riorganizzare il 118; migliorare i pronto soccorso; ottimizzare le risorse sul territorio con riguardo alle strutture ospedaliere già presenti; verificare le convenzioni, gli appalti, le consulenze, troppo spesso gonfiate e mal gestite; sorvegliare le spese e allontanare definitivamente il personale coinvolto in ruberie; potenziare la rete ambulatoriale per la diagnostica sul territorio. «Vogliamo rimettere al centro della sanità il medico», ha detto il candidato Alicicco, aggiungendo anche che «ci schiereremo con chi accetterà e capirà il nostro programma, che non è politico, ma la volontà di tecnici di cambiare il sistema sanità che, così com'è, non può andare avanti».

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