Acquisti, male l'abbigliamento reggono elettronica e alimentari
Vadecisamente male l'abbigliamento, ancora nessuna ripresa rispetto allo scorso anno per il settore profumeria, benino i giocattoli, meglio ancora l'elettronica le cui vendite sono spinte in alto soprattutto da decoder e tv ultimo modello. Il bilancio delle associazioni dei commercianti non brilla, nonostante il cauto ottimismo della Confcommercio Roma che con le parole del presidente della Federabbigliamento Roberto Polidori, lascia intendere che «poteva andare decisamente peggio, vista la crisi». Invece, «le strade sono piene di gente – spiega Polidori – anche se la tendenza è quella di fare acquisti utili preferibilmente a poco prezzo, fatta eccezione per il settore lusso che soffre sicuramente meno la crisi». Di un Natale sotto il segno della parsimonia, per quanto riguarda gli acquisti, parla invece la Confesercenti di Roma e Provinvia. «Anche se meno austero rispetto alle previsioni - sottolinea il Presidente Valter Giammaria – ad orientare i consumi è ancora il fattore prezzo e la capacità di spesa della famiglia». L'abbigliamento sconta l'inizio «infelice» dei saldi il prossimo 2 gennaio. Nonostante, infatti, la maggior parte delle vetrine sia stata addobbata per le feste non è difficile notare che pochi sono i romani che entrano per acquistare capi di vestiario. Da qui la scelta di molti negozianti di anticipare le vendite di fine stagione con i soliti saldi truccati o il «vecchio» escamotage di sms o coupon pubblicitari inviati direttamente a casa dei clienti. Si salva da questo quadro non positivo il settore alimentare, che tiene e non fa registrare contrazioni di vendite. In particolare si vendono bene panettoni, pandori e torroni, grazie anche alle promozioni e alle offerte disponibili nella maggior parte dei supermercati e alimentari già dai primi giorni di dicembre e alla tendenza a regalare prodotti tipici e di qualità al posto dei più tradizionali souvenir delle feste. Dam. Ver.