Fortini, caserme e depositi Ecco il tesoretto del Comune
Caserme, fortini e depositi militari. Dieci immobili dal valore catastale di 600 milioni di euro per mettere al sicuro il portafoglio del Campidoglio. Ecco l'elenco completo dei fabbricati del ministero della Difesa per i quali un emendamento della manovra Finanziaria 2010 del Governo ha previsto il passaggio di proprietà al Comune di Roma. Alcuni immobili hanno già fatto parte delle liste delle strutture in dismissione dell'esercito, come l'ex forte Boccea e l'ex deposito carburanti di Vitinia, in XII Municipio, già dismesse e per questo disponibili da subito. Ma presto l'assessorato al Bilancio del Campidoglio, potrà contare anche sulla Caserma Piccinini di via Casilina 1014, la Caserma Uliveti di Forte Trionfale, al chilometro 7,4 della Via, la Caserma Ruffo di via Tiburtina 780, la Caserma Manara ubicata al civico 2 di via Dalla Chiesa e la Caserma Gandin (aliquota via Pietralata 7). E ancora il deposito Materiali del Genio e la Caserma Donato di via del Trullo 533. Non solo depositi e caserme, però. Nell'elenco degli immobili anche palazzo Betti Medici, in via Sforza 4. Cosa prevede la manovra. Il Comune di Roma reperirà i 600 milioni attraverso un'anticipazione di tesoreria - 500 milioni da destinare agli oneri di parte corrente e 100 milioni ad investimenti - sulle future vendite e riqualificazioni delle ex-strutture militari. Il ministero della Difesa è stato inoltre autorizzato a promuovere la costituzione di uno o più fondi di investimento d'intesa con i Comuni presso cui gli immobili sono ubicati, con cui saranno sottoscritti accordi di programma. Roma, infatti, non sarà l'unica amministrazione a giovare della dismissione dei fabbricati, anche se alla Capitale è stato riservato un trattamento speciale. In provincia, per esempio, ai Comuni è riconosciuta una quota non inferiore al 10% e non superiore al 20% del ricavato dalle vendite. Tra i fortunati della lista del Ministero, Rocca di Papa, dove si trova il Campo tiro a segno, Guidonia, che beneficierà della dismissione dell'area esterna del locale Aeroporto militare, e dei capannoni dell'ex officina Peghetti. Il terzo fortunato è il Comune di Pomezia, il cui territorio ospista il Deposito Pol Monte d'Oro.