Restauri, pagano le imprese
Le piccole e medie imprese laziali in soccorso dei palazzi storici abbandonati. La proposta (contenuta in un accordo con Zetema) è del presidente della Federlazio Maurizio Flammini, che l'ha lanciata nel corso della sua relazione al consiglio generale dell'associazione. «Si potrebbero individuare edifici storici in stato di abbandono o semiabbandono - ha spiegato Flammini - sui quali gli imprenditori di Federlazio che lo desiderino possano effettuare, a proprie spese, interventi di recupero». Dopo, spiega ancora Flammini, le imprese «potrebbero utilizzare, in parte o in tutto, gli spazi recuperati al fine di iniziative imprenditoriali. Ci sarebbe - conclude - un vantaggio reciproco» tra loro e la cittadinanza. Tre le strutture da utilizzare, come ha sottolineato il presidente di Zetema (l'azienda municipalizzata impegnata nella gestione del patrimonio artistico e culturale) Francesco Marcolini: Tor De Conti, l'Auditorium di Mecenate e il Museo Montemartini. In cambio degli investimenti, gli imprenditori potrebbero servirsi di quegli spazi. L'ala posteriore del Museo Montemartini, spiega Marcolini, «potrebbe diventare o uno spazio per l'ulteriore sviluppo del polo museale, oppure un ambiente dedicato alla ristorazione aperto anche la sera, vista la sua collocazione nella zona dell'Ostiense». Un altro intervento «a basso costo» che si potrebbe realizzare è sull'Auditorium di Mecenate, in via Merulana, dove «mancano i servizi igienici e le uscite di sicurezza». La struttura potrebbe essere utilizzata per «attività convegnistica». L'ultimo intervento, quello su Tor de Conti, situata all'incrocio tra via dei Fori Imperiali e via Cavour, richiederebbe invece «un cospicuo investimento da diversi milioni di euro». Qui, secondo Marcolini, si potrebbero dividere i quattro piani dell'edificio «due per un infopoint o un sito museale, e due adibiti a ristorante di altissimo livello, sarebbe una terrazza meravigliosa con vista sui fori».