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Termini, morte al parking

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I rilievi sul luogo del ritrovamento

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Un cadavere alla stazione Termini. È stato trovato ieri pomeriggio poco dopo le 13,30. Si tratta forse di un barbone russo, visto bazzicare in zona da un paio di mesi. Il volto era una maschera di sangue sgorgato dalle ferite alla testa, al volto e anche al collo, causate da arma da taglio o compatibili pure col vetro di bottiglia. Omicidio? Una ferita mortale dopo una rissa? Luiè stato ucciso in auto o altrove e poi trascinato sin lì? Sull'asflato, accanto alla vettura, c'erano pezzi di vetro. Il corpo era avvolto da una coperta chiara sporca di rosso su un lato, azzurra sull'altro, chiuso nel portabagagli di un'auto - una Fiat Marea blu station wagon - nel parcheggio in piazza dei Cinquecento, col muso nascosto da un filare di siepi. Non si sa da quanto tempo fosse lì. «Ho visto il corpo immobile parzialmente nascosto sotto una coperta di lana - dice l'addetto alla biglietteria del parcheggio - e ho avvisato il 112».  Risolvere il giallo tocca ora ai carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci, agli investigatori della sezione Omicidi del maggiore Bruno Bellini, coodinati dal sostituto procuratore Stefano Pesci, arrivato sul posto insieme col medico legale. A poca distanza, sopra il gabbiotto della biglietteria, c'è l'occhio di una telecamera fissa. Potrebbe aver ripreso la scena. In tal caso la matassa potrebbe essere dipanata in breve tempo. Ma i militari non sono ottimisti: gli impianti non sempre funzionano. Il primo mistero è l'identità della vittima. Addosso non aveva documenti. Pare che in zona fosse conosciuto come «il russo», un nomignolo evidentemente legato alla sua nazionalità. Saranno le impronte digitali (se era già stato identificato) e altri accertamenti a rivelarne nome e cognome. Anche i suoi amici potrebbero dire qualcosa di utile. Il russo infatti pare che non fosse da solo. Anche se non aveva soldi, gli piaceva bere, scolare bottiglie in compagnia. La Fiat Marea era la sua casa. Il proprietario è un italiano, ma l'aveva abbandonata nel parcheggio. E il russo coi suoi compari l'avevano occupata. Ci dormivano, ci bevevano. Ieri pomeriggio, oltre al puzzo di sporco, di sangue, nell'abitacolo si avvertiva anche quello di vino. Oggi l'autopsia sul corpo farà luce sulle cause della morte.

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