Il Campidoglio investe sui mercati
Riqualificazione di 66 mercati rionali e assegnazione di 500 nuove postazioni. Due buone notizie per rilanciare la rete mercatale romana in un momento, per il settore, non certo positivo per affari e vendite. L'assessorato al Commercio del Comune ha voluto mandare un segnale preciso: i mercati non sono destinati a sparire sopraffatti dai centri commerciali e dalla grande distribuzione ma, anzi, a rivivere una nuova stagione potendo contare sul pieno sostegno dell'amministrazione. Da qui i 13 milioni di euro stanziati per interventi di ordinaria e straordinaria amministrazione su 34 mercati coperti e 32 plateatici attrezzati, mentre l'assessore al Commercio, Davide Bordoni, si è già impegnato a «chiedere altri soldi nel prossimo bilancio comunale per assicurare ulteriori interventi su altre strutture, anche a sede impropria». Era da più di dieci anni che non si interveniva in modo così massiccio sulla rete mercatale romana. Ora alcuni dei mercati come Nuovo Esquilino, Trastevere, Testaccio, via Catania, Tiburtino I, Flaminio, Monti e Montesacro, potranno godere di interventi destinati alla conservazione e al mantenimento delle strutture, tra cui pulizia della rete fognaria, rifacimento della pavimentazione e degli impianti idrici. «In genere gli interventi di ordinaria amministrazione spettano ai Municipi di appartenenza - spiega Bordoni - Ma per un problema di carattere burocratico e amministrativo fino ad oggi questi interventi non sono stati garantiti. Noi, invece, abbiamo coinvolto i Municipi al tavolo e anche dietro loro suggerimento abbiamo deciso su quali strutture intervenire e in quale modo». Intanto sarà pubblicata nei prossimi giorni la graduatoria relativa al bando del 2008 per l'assegnazione di 500 nuovi posteggi nei mercati. Gli addetti potranno collocarsi secondo la relativa graduatoria, già dai primi di gennaio. Per le associazioni di categoria «è un risultato importante sia in termini di occupazione che economici e produttivi». «I mercati di Roma – incalza Bordoni – sono il volano e il cuore del commercio che rappresenta il 30% dell'economia della Capitale ed è una delle direttrici sulle quali investire per lo sviluppo della città». Il messaggio, dunque, è chiaro.