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Trionfale, mercato a rischio

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È scontro tra operatori e gestore per il pagamento del canone

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.La società che gestisce la struttura ha negato l'apertura pomeridiana di martedì e venerdì e quella di domenica mattina che gli operatori avevano richiesto sotto il periodo natalizio per rilanciare i consumi. Il motivo è il mancato pagamento degli ultimi due mesi di canone da parte di alcuni banchisti che contestano i costi troppo alti (dai 300 ai 400 euro) in un periodo di crisi. Da un anno a questa parte, infatti, i ricavi sono calati del 30 per cento. Il pericolo che l'attività del mercato si blocchi deriva anche dal fatto che non sia stato ancora approvato l'atto aggiuntivo alla convenzione per cui il Comune deve alla società proprietaria il pagamento di una prima trance da un milione di euro. Un atto aggiuntivo che fisserebbe definitivamente anche il canone a carico degli operatori a 0,55 euro al metro quadro. Ad essere a rischio, però, non sono solo le aperture straordinarie sotto Natale. Il presidente del Cda della «Nuova Andrea Doria», Massimo Valentini, ha scritto a Comune e Municipio XVII avvertendo che se la situazione di morosità dovesse continuare «ci vedremo costretti a ridurre i servizi sino alla completa sospensione». Se i servizi di pulizia e guardiania, ad esempio, dovessero essere interrotti, l'intera attività non potrebbe andare avanti. I rappresentanti della cooperativa che riunisce i 272 operatori e la dirigenza della Nuova Andrea Doria stanno facendo il possibile per trovare un punto di incontro e risolvere le situazioni di morosità. Intanto il mercato attende ancora la realizzazione dell'asilo e della biblioteca al secondo piano della struttura. Proprio per chiedere di non perdere altro tempo, ieri mattina, i Giovani democratici hanno inscenato una protesta «culturale» con un sit-in in via Andrea Doria leggendo libri seduti per terra.

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