Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

La giovane contesa piange tutto il giorno Ha cambiato lavoro, ora lascerà il paese

default_image

  • a
  • a
  • a

La21enne contesa nel tragico duello rusticano di Castel Madama è rimasta senza parole davanti alle domande degli investigatori su quell'arma del delitto. Come su tutto il resto, di cui ancora non riesce a farsi una ragione. Piange di continuo nella sua casa di Campolimpido, la frazione di Tivoli ai confini con Guidonia, scortata dal padre Francesco che ora non esclude di portarla via da qui. Lontano, ancor più della ventina di chilometri che li separa da quel bar-pasticceria «Roma» di Castel Madama, nel quale ha lavorato per tre anni e che ormai ha già lasciato da tre giorni. Troppi i ricordi incombenti su quella strada, la stessa su cui affacciano il pub «La Comida», punto di ritrovo della comitiva di Stefano Onofri, e la sala giochi Clivio dei Peschioli, tana dei tre diciottenni. In mezzo quel bar-pasticceria, proprio com'è finita per capitare lei in questa storia d'amore e d'amicizia degenerata nel dramma. Una tragedia doppia per quell'ex fidanzato, pestato con una mazza da baseball e finito con un colpo di pistola, e l'attuale ragazzo finito, invece, dietro le sbarre di una prigione. Ora è restata sola, e piange tutti e due. Con Stefano si erano lasciati da qualche mese. E da alcune settimane si frequentava con Nicolas, più piccolo di tre anni. Lei sapeva che i due, il «gigante buono» 26enne di un metro e novanta e il bambino diciottenne di poco più di un metro e sessanta, «non si sopportavano». Ha raccontato agli inquirenti di aver cercato di dissimulare ogni pretesto di scontro verbale, e soprattutto gli incontri fra i due. Ma non credeva si potesse mai arrivare allo scontro fisico tra due ragazzi così distanti, per corporatura e anagrafe. Ora alcuni degli amici che sotto la sua casa cercano di far barriera alla curiosità dei cronisti raccontano di una presunta insistenza, quasi petulante ai confini dell'ossessione, con la quale Stefano l'avrebbe cercata dopo la fine della loro storia. Una versione smontata però con parole altrettanto nette dagli amici di Onofri, che da giorni ormai ripetono: «Per Stefano quella storia era finita davvero e mai si sarebbe messo a competere con un diciottenne». Una differenza d'età che ha pesato non poco in questa storia, moltiplicata all'ennesima potenza dalla vistosa diversità fisica dei due. E questa distanza generazionale si ritrova anche su Facebook, dove la ventunenne con la frangetta nera annovera ben 350 amicizie, a partire proprio dal suo Nicolas, che s'affaccia ancora sorridente nella foto scelta per il social network più famoso assieme alla sua amata, ma nel quale il volto di Stefano Onofri non esiste. Ant. Sbr. OREDROB:#SBRANT@%@

Dai blog