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Finti pizzardoni assaltano la banca e fuggono col bottino

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Ifatti attorno alle 8,30, orario di apertura dell'istituto di credito, quando tre persone si sono avvicinate al direttore e agli impiegati della banca spingendoli all'interno e costringendoli, sotto la minaccia di pistole, ad aprire la cassaforte e consegnargli l'incasso. A destare curiosità, un particolare insolito nel modus operandi dei rapinatori: uno di questi, per non alimentare sospetti tra i dipendenti della «Bcc», era travestito da vigile urbano, salvo poi rimanere all'esterno per vigilare sulla buona riuscita del colpo e controllare che non arrivasse nessuno. Nel frattempo i due complici all'interno, uno di nazionalità italiana e uno con tutta probabilità straniero, coperti da casco e passamontagna, provvedevano alla pulizia della cassaforte, asportando una cifra tra i 30 e i 40 mila euro in contanti. Terminato il colpo, i tre sono fuggiti a bordo di una Fiat Punto bianca, abbandonata pochi chilometri più avanti e risultata rubata nei giorni scorsi. Nel parcheggio dell'istituto di credito invece, i militari hanno rinvenuto una moto di grossa cilindrata, probabilmente usata da uno dei tre complici per arrivare sul posto. Pochi minuti dopo la fuga dei tre sono sopraggiunti i Carabinieri della Compagnia di Anzio agli ordini del Maggiore Emanuele Gaeta. «Fortunatamente – ha spiegato il comandante della Compagnia neroniana – nessuno si è fatto male. I tre malviventi sono stati molto tranquilli, non hanno creato panico tra i dipendenti della banca». Un comportamento freddo e razionale dunque, che lascia pensare a dei professionisti del settore, non a rapinatori improvvisati.

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