Disabili in stanze sporche e con pochi operatori

«Disabili ammassati in stanze troppo piccole. Anche 25 in soli 16 metri quadrati. Senza igiene e con pochi operatori sanitari ad assisterli». Questa denuncia è solo l'ultima che si abbatte sul centro per disabili «ex Anni Verdi» di Santa Severa gestito dal Consorzio di cooperative sociali Ri.Rei. dove due settimane fa un giovane paziente, con problemi psichici e affetto da crisi epilettiche, è morto per asfissia. A lanciare l'allarme su «una situazione che supera ogni immaginazione» è il presidente della commissione Politiche sociali della Regione, Peppe Mariani, che si è trovato di fronte «stanze sporche e fatiscenti con un fetore insopportabile». Una denuncia, quella di Mariani, che arriva dopo quella dell'Agenzia di sanità pubblica che il 3 aprile scorso aveva già bocciato la clinica in via del Tirreno: «Gli spazi relativi ad ogni paziente non rispecchiano gli standard previsti e la struttura non è adeguatamente attrezzata alla gestione delle urgenze». Valutazione molto simile a quella dei carabinieri del Nas dopo l'ispezione del 2 aprile: «Sono state rilevate numerose difformità che riguardano i requisiti minimi strutturali e organizzativi, nonché le destinazioni d'uso degli ambienti e le insufficienti condizioni igienico sanitarie». Ma soprattutto i Nas scrivevano: «La disposizione dei posti letto per il numero dei degenti presenti e per la conformazione strutturale del centro non è in linea con quanto dettato dalle normative di settore, per cui in mancanza dei requisiti minimi di legge non può usufruire della prevista autorizzazione di funzionamento». Linguaggio tecnico ma che corrisponde a quanto ci hanno raccontato i dipendenti della clinica. Un operatore, che preferisce l'anonimato, racconta: «Le cose non vanno affatto bene. A parte il fatto che non ci pagano da due mesi, manca l'orzo, la carta igienica e le merendine per il pomeriggio. E le uscite previste si sono ridotte al lumicino. Solo una passeggiata sulla darsena ogni tanto». La clinica di Santa Severa ospita 56 pazienti residenziali e 34 durante l'orario diurno. Per Mariani il personale è ridotto all'osso e non riesce a garantire l'assistenza necessaria. Qui vengono assistiti pazienti con gravi problemi psichici e motori. «Il rapporto operatori-disabili è troppo basso - denuncia Mariani - Ci vorrebbe almeno un operatore ogni due disabili, mentre qui il rapporto è uno a dieci». Ma il responsabile della struttura che ci ha permesso di visitare una sola stanza, dove c'erano una decina di pazienti e una sola operatrice, respinge le accuse: «Qui gli utenti sono trattati in maniera impeccabile, l'assistenza è continua». Intanto, mentre Mariani chiede urgentemente una commissione d'inchiesta, il presidente della commissione Sanità, Luigi Canali, annuncia che convocherà il vicepresidente della Regione Esterino Montino per avere chiarimenti». E il consigliere Pdl Donato Robilotta, che da tempo denuncia quanto avviene a Santa Severa, chiede «di togliere l'affidamento al Consorzio per darlo temporaneamente alla Asl».