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Il piano antierosione è rimasto lettera morta

Spiagge di Anzio vittime dell'erosione

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ANZIO - Difficile non perdere le speranze quando per due anni ci si ritrova illusi e spesso abbandonati. Il progetto antierosione sbandierato dalla Regione Lazio stenta ancora a decollare, e molti dei gestori degli stabilimenti balneari di Anzio ormai sembrano aver perso le speranze di vivere una stagione estiva degna di questo nome, nonostante un'infinità di promesse ricevute nel corso degli ultimi due anni, e nonostante in Regione sia già stati stanziati quasi due milioni e mezzo di euro per la creazione di barriere soffolte al largo della costa di Anzio, «con interventi – ha sempre spiegato l'assessore regionale Filiberto Zaratti - riguardanti la difesa e ricostruzione della spiaggia Tor Caldara e Capo d'Anzio mediante pennelli, refluimento della sabbia locale e sabbia da cava marina». E intanto dei lavori non c'è nessuna traccia, nonostante il mese di novembre fosse indicato da molti come quello idoneo alla partenza. A spiegare con certezza a che punto è, dopo due anni di attese spasmodiche, l'iter dei lavori sulla costa neroniana, è l'ingegner Maietti, responsabile coordinatore del progetto per conto dell'Ardis, l'agenzia regionale per la difesa del suolo, che ha seguito passo dopo passo i risvolti di una vicenda che sta a cuore a balneari e turisti, ancora costretti a fare i conti con la spiaggia che non c'è. «L'iter burocratico della gara d'appalto – spiega Maietti – si è concluso in questi giorni. Il passo successivo sarà la fase autorizzativa, e soltanto dopo si potrà pensare ad iniziare i lavori. Al momento servono le autorizzazioni della Capitaneria di Porto di Roma, dell'Agenzia del Demanio e della Dogana. Credo che se tutto andrà per il verso giusto e non ci saranno intoppi sotto questo punto di vista, si potrebbe arrivare ad iniziare i lavori entro 30 o al massimo 35 giorni, ossia con l'inizio del prossimo anno». E nonostante le mille polemiche su lavori annunciati e mai partiti, dalla Regione Lazio sembrano di diverso avviso. «Vi assicuro - spiega Maietti - che è stato fatto tutto in tempi da record». Incredulo di fronte a queste parole il sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, autore come il suo predecessore Candido De Angelis, di una vera battaglia con la Regione Lazio per i lavori di ripascimento delle spiagge neroniane. «Da quanto sapevo io – ribatte il primo cittadino – la gara era già stata fatta ed i lavori sarebbero dovuti iniziare nel mese di novembre. Così ci era stato assicurato, e le stesse parole mi erano state riferite in via formale dall'assessore regionale Zaratti. Evidentemente ci avranno ripensato se stanno sostenendo qualcosa di diverso». Evidentemente delusi i balneari, che speravano in un avvio rapido dei lavori per non essere costretti a rivivere una stagione estiva in emergenza come quelle appena trascorse. «Ci avevano assicurato che entro quest'anno sarebbe iniziata almeno la prima parte dei lavori nella zona di Tor Caldara, e invece assistiamo all'ennesimo rinvio. Speriamo almeno che per la prossima estate il problema sia risolto una volta per tutte».

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