Parcheggi, blitz antiabusivi
Trenta fermati, molti prima erano lavavetri. Tre in lite per i clienti
Da lavavetri a parcheggiatori abusivi. L'impresa degli irregolari non chiude mai i battenti. In due sere, da venerdì a sabato, fra Trastevere e Testaccio, la polizia municipale del I Gruppo ne ha fermati trenta, tredici dei quali clandestini. Le nazionalità vanno dall'Est europeo, al Nordafrica, passando per il Medio Oriente, arrivando al Sudest asiatico. Nove sono bengalesi, cinque turchi, quattro egiziani, tre iracheni, due marocchini, altrettanti algerini, e poi un siriano, un romeno e in ultimo un italiano. Non è la prima volta che la Municipale fa una retata di irregolari. A metà novembre, nelle stesse aree, ne aveva identificata un'altra ventina. I vigili sospettano che dopo l'ordinanza del sindaco che ha vietato agli immigrati di stare ai semafori coi secchi con acqua e sapone a ripulire i parabrezza degli automobilisti fermi al rosso, gli abusivi stiano cercando di sbarcare il lunario come posteggiatori. Un'attività che rende. I trenta posteggiatori fermati agivano soprattuto a Testaccio e Trastevere, dove nel weekend la gente va a divertirsi e il posto auto è praticamente merce rara. Gli irregolari sfruttano lo stress da parcheggio e si fanno avanti come risolutori: al prezzo di 2 euro ricavano uno spazio nel caos dove poter parcheggiare. Le piazze che occupano possono rivelarsi pozzi di denaro, e per questo anche motivo di risse tra immigrati. L'altra sera, alle 19,35, in via Petroselli, una pattuglia del I Gruppo ne ha fermati tre, due marocchini e un bulgaro. Soddisfatto il delegato del sindaco per la Sicurezza, Gorgio Ciardi: «Da settimane vengono condotte una azioni capillari sul territorio per contrastare l'attività illegale dei parcheggiatori abusivi. L'episodio di via Petroselli non fa altro che aumentare la determinazione di questa amministrazione nel voler proseguire nell'opera di prevenzione e controllo del territorio».