"Noi, sequestrati dai cortei"

Quarantotto ore "sotto sequestro". È quanto accaduto a decine di migliaia di residenti, commercianti, pendolari che vivono, lavorano o transitano per i quartieri Termini, Esquilino, San Giovanni e, di conseguenza nelle aree limitrofe di Porta Maggiore, Castro Pretorio, Appia Nuova, Aventino, Cristoforo Colombo. Vale a dire oltre un terzo della capitale. Non solo il venerdì «nero» incominciato con la protesta degli agricoltori, con tanto di trattori al seguito, ma anche ieri, "grazie" al «No B day», migliaia di cittadini sono rimasti imprigionati in auto, in casa, nei negozi vuoti. «È una vergogna - commenta un commerciante di via Merulana - sono due giorni che non ci si muove, non capisco perché si siano autorizzate due manifestazioni con lo stesso percorso per due giorni di seguito; posso accettare il sacrificio di una giornata, ma adesso basta. Io sono due giorni che non lavoro». Stessa rabbia di una residente di via Santa Croce in Gerusalemme: «Ho due bambini piccoli e venerdì per portarli a scuola è stata un'odissea. E oggi (ieri ndr) la stessa storia, siamo costretti a rimanere chiusi in casa per ore». Una rabbia ormai senza ritorno, quella dell'Esquilino, dove da due giorni non si vive più. Il protocollo per la regolamentazione dei cortei è oggetto di un tavolo di lavoro voluto dal sindaco Alemanno presso il prefetto. Venerdì la sigla della «tregua natalizia» che prevede la sospensione delle manifestazioni dal 12 dicembre al 12 gennaio. Ma dopo? È d'obbligo riflettere sull'opportunità di autorizzare per più giorni di seguito cortei che con lo stesso percorso ed evitare, come accaduto all'Esquilino, che sempre gli stessi cittadini si ritrovino "paralizzati" per più volte la settimana. «Le regole vanno cambiante, e in fretta - sostiene il capogruppo capitolino Pdl, Dario Rossin - va infatti raccolto il grido d'allarme dei cittadini. Su questo il gruppo comunale del Pdl è pronto a portare in aula una mozione per sostenere con forza l'impegno del sindaco per un urgente e improcrastinabile cambio di rotta, affinché quanto accaduto in questi giorni non si ripeta più».