Baldi: «Va cambiato il sistema dei partiti»
MicheleBaldi, ex capogruppo di Forza Italia in Campidoglio, ha deciso di candidarsi alla Regione Lazio col Movimento per Roma per «dare una nuova prospettiva alle imprese in difficoltà, ai pazienti che ogni giorno devono fare i conti con un sistema sanitario che non funziona, per una nuova gestione dei rifiuti e per dare speranza a chi perde il lavoro o ha difficoltà ad arrivare in fondo al mese». Ma, soprattutto, per «disgregare il sistema dei partiti e ricomporlo, come ha fatto la Lega Nord». L'altra sera, al Gand Hotel Parco dei Principi c'erano più di mille persone per sostenere Baldi. Davvero pensa di ottenere il successo della Lega Nord? «Puntiamo ad essere determinanti per gli equilibri decisionali. Dobbiamo riportare l'etica della responsabilità nella politica. Con quattro parole d'ordine: onestà, capacità, legalità e meritocrazia». In cosa hanno fallito i partiti? «Ormai si occupano solo di spartirsi il potere. La rivoluzione liberale è fallita. Non danno più risposte a famiglie e imprese». Dove intervenire? «Va aperta una vertenza con le banche per chi non riesce a pagare il mutuo. Bisogna aiutare i lavoratori colpiti dai licenziamenti e dalla scarsa disponibilità finanziaria». Nel suo programma contesta anche le politiche adottate sulla sicurezza... «Non si può mettere la sicurezza tra le priorità e poi tagliare i fondi. È assurdo aver chiuso i commissariati di Fregene, Montesacro e Centocelle quando poi si spendono 85 milioni per ristrutturare quello di Castropretorio». E sulla sanità? «Va abolita la logica clientelare dove dominano gli interessi privati. Che senso ha avuto chiudere il San Giacomo dopo aver speso milioni per ristrutturarlo?» Dar. Mar.