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Poca neve e impianti carenti Vicino casa piste «a ostacoli»

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Perscivolare sul lungo ponte dell'Immacolata zigzagando su piste candide come gigli non resta che sperare in una manna bianca dal cielo. Finora, infatti, la neve ha regalato solo fugaci apparizioni sui monti laziali e abruzzesi, che hanno tutti gli impianti di risalita chiusi. Nella speranza di non mandare in bianco il primo week-end lungo della stagione gli operatori turistici e gli sportivi restano con la testa all'insù. Per un ponte con i «fiocchi», infatti, servirebbero altre decine di centimetri di neve perché il tappetino bianco attuale non va oltre i dieci centimetri di Terminillo e Monte Livata, gli 8 di Leonessa e le spolverate di neve che hanno appena imbiancato le cime di Campo Staffi, Campo Catino e Campo Felice, Roccaraso e Ovindoli. Per poter sciare, almeno per quanto riguarda lo sci alpino, a mancare in realtà non è soltanto la neve. A Monte Livata, dopo un anno di chiusura per la scadenza delle concessioni trentennali dei vecchi skilift, ad esempio, sono ancora senza impianti di risalita. La nuova seggiovia quadriposto, finanziata dalla Regione Lazio con due milioni e mezzo di euro, è ancora in via di installazione. L'apertura era stata annunciata dalla società di gestione per il prossimo Natale, ma il cronoprogramma del cantiere è in ritardo, rallentato dall'installazione dei piloni del nuovo impianto la cui apertura rischia dunque di slittare al nuovo anno proprio mentre l'impianto di slittinovia a rotaia, l'unica del centro Italia finanziata dalla Provincia di Roma con 500 mila euro nel 2007, è stata fermata dopo appena due anni di attività. Anche il Terminillo ha problemi con le scadenze delle concessioni degli impianti che si sono praticamente dimezzati: dei 12 esistenti, infatti, ben sei (la seggiovia Terminilletto e le sciovie Fiorito, Colle Scampetti, Cardito Nord, Anello e Terminilluccio Est) sono arrivati alla fine della loro «vita tecnica». Mentre restano in funzione, già pronte con la prima base di neve ghiacciata in attesa dei nuovi fiocchi, la funivia del Terminilluccio, la sciovia Togo (sostituita però da un tapis roulant di 150 metri), le sciovie Terminilluccio e Terminilluccio bis (rinnovate con le seggiovie quadriposto), Cardito Sud e Carbonaie. Anche in Abruzzo fervono i preparativi con la neve in mezzo ai cantieri. A Campo Felice si stanno ultimando i lavori per la costruzione della seggiovia «Vallone del Nibbio-Colle Sinistro». Parallelamente procedono gli interventi di adeguamento e ampliamento della pista del Leone, ma anche per l'apertura dell'ultimo tratto della pista dell'Orso e quella del Lupo. A Ovindoli, invece, proprio da oggi la biglietteria centrale aprirà per agevolare il ritiro degli abbonamenti stagionali 2009/2010, con la telecabina «Le Fosse - Monte Arso» e il Rifugio-Chalet Anfiteatro in quota che apriranno i battenti almeno per i pedoni. È stato migliorato il comfort della seggiovia «Dolce Vita», con nuove sedute per i più piccoli, ed è stato ridisegnato il Park, con nuove strutture per il free ski, ma è soprattutto la nuova seggiovia automatica esaposto «Campetto degli alpini - Montefreddo», la cui linea di risalita è stata ricavata da una pista per il free ride con un punto di ristoro e annesso solarium, ad accendere gli entusiasmi e le attese. Quasi come i bollettini del meteo e gli auspici profusi per la discesa di quella manna bianca dal cielo. Ant. Sbr.

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