Cortei e sciopero, città nel caos
Venerdì nero per i romani con la città paralizzata dal traffico a causa dei cortei e dello sciopero dei mezzi pubblici. E proprio in uno dei giorni di maggior disagio per chi ha avuto l'ardire di prendere auto e moto, i sindacati hanno siglato in prefettura la tregua sui cortei: stop in vigore dal 12 dicembre al 12 gennaio. Unica contraria, la Cgil. Posizione definita «ideologica» dal sindaco Alemanno. La giornata di ieri è stato l'esempio lampante di come i romani avessero più che mai bisogno di un mese di tregua. Il traffico è andato in tilt in varie zone della città, ma soprattutto nelle strade del centro storico. Caos anche per il corteo indetto dai Movimenti per il diritto alla casa, partito da piazza Vittorio e arrivato sotto la sede della Prefettura. Molti disagi anche per il corteo degli agricoltori che hanno sfilato con i trattori. Problemi anche alle stazioni della metropolitana prese d'assalto dai passeggeri. La polizia municipale ha registrato nel pomeriggio e in serata pesanti rallentamenti a Porta Maggiore, piazzale Labicano, via Cavour e sul Lungotevere da Aventino fino ponte Cavour. Code anche sulla Salaria, in via del Foro Italico da corso Francia a via Salaria, in viale Tor di Quinto e in via di Vigna Stelluti. Traffico intenso anche sulla tangenziale Est. Ieri sera dopo le 21 la Colombo era completamente paralizzata con molti automobilisti che hanno spento il motore e sono scesi in strada a inveire. Per quanto riguarda la tregua sui cortei, invece, le aree che torneranno a respirare per un mese sono quelle del I e II Municipio. Per Alemanno «è un grande gesto di responsabilità che rafforzerà il ruolo del sindacalismo confederale e in particolare di Cisl, Uil e Ugl». Netta, però, la risposta della Cgil: «Sospendere le manifestazioni non significa sospendere i problemi. E finché tali problemi persisteranno, la Cgil sarà a fianco dei lavoratori».