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Studenti lanciano uova e ortaggi contro il ministero dell'Economia

Uno striscione troneggia dinanzi l'ingresso della Consap

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Decine di studenti dell'Onda hanno lanciato uova e ortaggi contro la sede del ministero dell'Economia a Roma contro «i tagli all'università, di cui è corresponsabile il ministero dell'Economia». Gli studenti hanno anche esposto uno striscione dalla scritta «consap-evoli di non pagare la crisi», in riferimento all'agenzia assicurativa che, hanno gli studenti, «gestirà i fondi per il diritto allo studio». I manifestanti hanno anche acceso fumogeni e lanciato in aria fotocopie di biglietti da 500 euro con l'immagine del premier Silvio Berlusconi. Il blitz è durato qualche minuto, appena arrivati i ragazzi hanno lanciato gli ortaggi anche all'interno dell'edificio, i cui portoni sono poi stati chiusi. «Si parla di un possibile commissariamento dell'università da parte del ministero dell'Economia - hanno spiegato gli studenti - noi ci opponiamo a tutto questo». Dopo il blitz, a pochi metri dal ministero, c'è stato un momento di tensione tra un automobilista che è sceso dall'auto e ha minacciato gli studenti che gli intralciavano la strada. L'uomo, che aveva in mano un bastone con la scritta "Me ne frego", ha minacciato di colpire i manifestanti ma alla fine ha desistito ed è tornato in macchina. Inoltre questa mattina una cinquantina di studenti e studentesse del Coordinamento dei Collettivi della Sapienza, sostenuti da alcuni studenti del collettivo Senza Tregua, hanno occupato gli uffici della Consap Spa in via Yser 14, esponendo uno striscione con scritto: "I fondi per l'università sono degli studenti e non delle Spà". A comunicarlo è stato il Coordinamento dei Collettivi con una nota. «Intendiamo con questa azione esprimere la nostra rabbia nei confronti della riforma Gelmini, proprio in uno dei luoghi simbolo dello smantellamento dell'istruzione pubblica e della totale distruzione del diritto allo studio - dicono gli studenti - La riforma infatti prevede l'istituzione di un fondo per il merito, destinato a borse di studio e prestiti d'onore assegnati esclusivamente su criteri meritocratici. Come se non bastasse la gestione di tale fondo sarà affidata ad un ente privato, proprio la Consap Spa. Dopo anni di riforme a costo zero sull'università accompagnate da vergognose finanziarie e dopo gli ingenti tagli previsti dalla 133 del 2008, quest'anno il governo prevede lo stanziamento di un fondo per il merito, ma lo lascia in mano ai privati, che in quanto tali seguiranno la logica dei loro profitti, a discapito dei bisogni degli studenti ed eliminando definitivamente la possibilità di una gestione trasparente dei finanziamenti per gli studenti e le studentesse. Inoltre, come studenti ci chiediamo come sia possibile assegnare dei fondi in base al merito quando non è garantita la possibilità per tutti e tutte di portare avanti gli studi; come si può parlare di merito in un sistema che esclude materialmente dall'università il 60% dei diplomati? Dopo questa giornata, l'11 dicembre, in occasione dello sciopero di scuola e università, manifesteremo insieme con i precari e i lavoratori di scuola e università, contro l'ennesima riforma a costo zero che regala l'università ai privati e dequalifica ulteriormente la formazione, contro i licenziamenti di massa nella scuola, per un'istruzione accessibile e di qualità che trasmetta un sapere critico e completo».  

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