Guida ubriaco, muore 14enne
È morta a quattrodici anni, sull'erba umida di una cunetta lungo il ciglio della via Casilina, sbalzata dal lunotto posteriore di un auto ormai priva di controllo. E mentre lei riceveva la fatale carezza dalla terra e dall'asfalto, l'amico ventiseienne che era al volante sotto l'effetto dell'alcool è scappato tra i campi assieme all'altro passeggero, di un anno più grande di lui. Terrorizzati e sotto shock per quanto accaduto, non ce l'hanno fatta a resistere al desiderio di fuggire. Ma sono stati bloccati poco dopo e tratti in arresto. Entrambi erano stati «graziati» dall'esplosione dell'airbag nell'impatto, mentre la macchina, che si è ribaltata più volte nella sua carambola impazzita, deponeva in fin di vita sulla carreggiata il quarto passeggero, 21 anni, ora ricoverato all'Ospedale San Giovanni di Roma in prognosi riservata, prima di finire la sua corsa nei prati sul lato opposto. Quattro amici, tutti rumeni, incensurati e residenti a Valmontone: lei studiava ancora, loro lavoravano come operai. Erano usciti forse per festeggiare il compleanno dei due più grandi e si dirigevano verso Colleferro, quando, pochi minuti prima della mezzanotte, affrontando una delle curve della Casilina, il guidatore ha perso il controllo della «Hyundai coupè». A causare l'incidente, con tutta probabilità, la forte velocità con cui il guidatore della Yundai ha preso una curva. L'auto ha perso aderenza al terreno e ha sbandato, sbattendo da un ciglio all'altro della strada ripetutamente. Poi è finita in una cunetta. Lo schianto, il capottamento, e nel buio le urla dell'amico ferito e il silenzio della ragazzina morta: i due che sedevano davanti sono usciti dall'abitacolo, abbandonando amici e auto. I carabinieri della Stazione di Valmontone, intervenuti per i soccorsi con i Vigili del Fuoco di Colleferro e il personale del 118, li hanno rintracciati qualche ora dopo nel centro abitato del paese, ancora in stato confusionale. Si concludeva così l'ennesimo sabato sera di sangue sulle strade di Roma e provincia con il penoso elenco dei martiri, sacrificati all'alcool e alla velocità, allungatosi con il nome di una ragazzina di quattordici anni. I due uomini fuggiti si trovano ora detenuti nel carcere di Velletri con l'accusa di guida in stato di ebbrezza, omicidio colposo e omissione di soccorso. Quando alcune ore dopo l'incidente è stato sottoposto al test dell'etilometro, il tasso alcolico del guidatore risultava a 0,70 quando il limite di legge è 0,50. Sul luogo dell'incidente ieri mattina familiari e amici hanno deposto fiori e candeline, estrema pietas per un'innocente vita spezzata, prima di recarsi alla camera mortuaria dell'ospedale di Colleferro per l'ultima carezza.