Califano vince e incanta con le note della nostalgia
Ha portato tutti indietro nel tempo ieri sera il «Califfo» Franco Califano intonando con la su voce ruvida e sincera «Minuetto», che scrisse per Mia Martini, e «Tutto il resto è noia», al Salone Margherita, in occasione della XVIII edizione del Premio Cirri, presentata dal giornalista Roberto Rosseti. «La sua vita è tutta un'avventura anticonformista», questa la motivazione del premio che l'associazione «Amici della Caravella» gli ha consegnato «per la musica leggera». «Il Califfo» con oltre mille testi scritti e venti album all'attivo, nel 2005 ha ricevuto persino la laurea «honoris causa» dall'Università di New York per avere scritto alcune delle più belle canzoni della musica italiana. Tra gli altri riconoscimenti assegnati ieri sera: «Caravella per la saggistica» a Giordano Bruno Guerri, «per il teatro cabaret» al comico capitolino Maurizio Battista. E ancora: Caravella «per il giornalismo» a Daniela Vergara, e «per l'impegno sociale» a Luigi Gentilini, oncologo, autore di un progetto di solidarietà: circumnavigherà i laghi africani Vittoria e Tanganica per aiutare le popolazioni locali a bordo di una supermoderna imbarcazione-ospedale con sala chirurgica, sala parto e sala gessi. Una Caravella, a sorpresa, ieri sera è stata consegnata anche a Leo Valeriano, che in occasione del Ventennale della Caduta del Muro, ha cantato «Berlino». Grande coinvolgimento anche durante il memorial in onore di Oreste Lionello, ricordato dal suo amico di sempre, Pier Francesco Pingitore. Foto Sirolesi