"Sul web tariffe gonfiate Gli hotel ci penalizzano"
Gli alberghi della Capitale discriminano i tassisti con informazioni sbagliate che finiscono per favorire i noleggiatori con conducente. L'accusa arriva da Roberto Fabiani, segretario romano Federtaxi-Cisal. E le prove ci sono. Basta andare a spulciare su internet i siti degli hotel di Roma. L'80% di essi, anziché segnalare correttamente le tariffe taxi fisse da e per gli aeroporti (40 euro per Fiumicino e 30 per Ciampino) riporta prezzi gonfiati che vanno dai 50 ai 70 euro, di poco inferiori - 2-3 euro - rispetto a queli praticati dagli Ncc e riportati invece correttamente. «Abbiamo condotto un'indagine sui siti degli alberghi romani - spiega Fabiani - e abbiamo constatato che la quasi totalità di essi fa disinformazione, finendo per favorire i noleggiatori con conducente. In questi siti vengono riportate tariffe taxi non vere, con prezzi gonfiati e gli Ncc finiscono per sembrare più convenienti. Faccio un esempio: sul sito di un famoso albergo romano la tariffa taxi per Fiumicino è indicata in 55 euro e quella Ncc in 58 euro. Soli tre euro in più. È normale allora che il turista, ignorando la vera tariffa taxi, scelga il noleggio con conducente. Di episodio simili ne abbiamo contati un'ottantina e riguardano tutti gli alberghi più importanti. È arrivato il momento di porre fine a questa campagna denigratoria nei nostri confronti». Come? Inviando il dossier all'Antitrust. «Vogliamo tutelare sia i tassisti sia i clienti, per questo chiediamo l'intervento del Garante per la concorrenza. Stiamo anche valutando un esposto in Procura. Il cliente in questo modo viene disinformato. Come se già non bastassero settemila Ncc con licenze di altri Comuni e in città senza alcun titolo....» Il protocollo d'intesa tra Campidoglio, taxi e Ncc dà peraltro ragione a Federtaxi nel prevedere, al punto 4, l'«obbligo di esposizione di tariffe fisse per tutti i luoghi pubblici presso gli arrivi e partenze all'interno di tutte le strutture ricettive come stazioni, aeroporti e alberghi». «Chiediamo che il protocollo venga rispettato - tuona Fabiani - Il Comune deve tutelarci. Prima Veltroni ci ha penalizzato con duemila licenze in più. Con Alemanno le cose dovevano cambiare, invece.... Si parla di nuove tariffe, ma che senso ha aumentarle? Meglio inserire la tariffa unica progressiva a tassametro, eliminando la distinzione tra tariffa 1 e tariffa 2. I problemi sono tanti: non aumentare le licenze, che già si sono svalutate, abbassando i guadagni; investire su corsie preferenziali, strade, parcheggi e colonnine dedicate ai taxi, meno cortei».