Rignano, "Io e le maestre non siamo degli orchi"
«Siamo innocenti e vogliamo dimostrare al più presto la nostra totale estraneità a quella vicenda orribile». Lo dichiara al settimanale «Gente» in edicola oggi Gianfranco Scancarello, l'autore Tv che, con la moglie, la maestra Patrizia Del Meglio, ed altre tre (due maestre ed una bidella) rischia di finire sotto processo per i presunti abusi sessuali su 21 alunni della scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio. «Ma intanto questa storia ha avuto un effetto devastante sulla nostra vita - aggiunge - ci hanno attaccato l'etichetta di orchi. Così il nostro cognome rischia di passare alla storia come quello di Girolimoni». «Il 12 ottobre 2006 mi piombano in casa 20 carabinieri - dichiara a Gente - e mi mettono sotto il naso un foglio in cui i nostri nomi risultano coinvolti in un'incredibile storia di pedofila». Il 24 aprile 2007, poi, il carcere di Rebibbia. «Un inferno durato 17 giorni - dice l'autore Tv - fino a quando il tribunale del riesame ci rimette in libertà per l'inconsistenza degli elementi accusatori. Non prima che mia moglie subisca in galera un'incomprensibile visita ginecologica. Una violenza: i nostri avvocati avevano detto di non farla». Franco Merlino, legale delle famiglie di 4 presunte vittime, dice: «Un collegio di periti ha acquisito le testimonianze dei bambini al centro degli abusi e, sia pure in assenza di segni evidenti di violenza, le ha ritenute attendibili».