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Aurelia, nuovi vincoli al Prg

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.Secondo indiscrezioni riguarderebbero aree agricole a ovest-nordovest della Capitale: Casalotti, Boccea, Pisana e Aurelia, compresa la zona della Monachina dove la famiglia Sensi vorrebbe costruire il nuovo stadio della Roma. Si tratta di vincoli diffusi, cioè non specifici, ma che restringono i margini di possibilità edificatorie del Piano regolatore generale, come già accaduto per quelli apposti a sud di Roma tra Laurentina e Ardeatina. Per il vice presidente della commissione Urbanistica al Comune Francesco Smedile (Pd) gli elaborati dei tecnici del Mibac sarebbero addirittura già pronti per la pubblicazione. Conferme sull'estensione delle misure protettive arrivano da Umberto Marroni: «Riguarderanno l'area a ovest di Roma dalla Cassia al Tevere». Per il capogruppo Pd in Campidoglio «non si tratta solo di un'ingerenza del Mibac che tenta di spostare i poteri in campo urbanistico dal Comune al Ministero, ma di un duro colpo alla città e allo stesso Piano casa» appena approvato dalla Giunta. «Che si tratti di uno scontro politico tra i Beni culturali e il Campidoglio - conclude Marroni -, è evidente: il Mibac si sta preoccupando solo del Prg capitolino, e non delle aree agricole di altre grandi città». Parla invece di «cannoneggiamento» l'ex assessore all'Urbanistica del Comune Roberto Morassut (Pd): «È davvero sorprendente che si parli di più soldi e poteri al Comune da parte del governo, mentre prosegue uno scontro politico che genera caos e non fa bene a Roma». Ma è lo stesso Morassut a sottolineare: «Non per questo la città deve espandersi ulteriormente. Bisogna attenersi ai limiti previsti dal Prg». Un Piano regolatore che fa di Roma la città più verde d'Europa e uno dei comuni con più spazi agricoli al mondo. Il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, pur non confermando che il provvedimento sia in dirittura d'arrivo, spiega come, sulla questione dei vincoli, e in particolar modo su quelli possibili nell'area nordovest della città «ci siano ancora troppi nodi irrisolti, su cui Ministero e Comune si stanno confrontando». Ma soprattutto, aggiunge Giro, «il Mibac attende ancora risposte dalla Regione alle osservazioni presentate nel 2008 prima dell'approvazione del Piano regolatore» di Veltroni. Si tratta, ricordiamo, di 121 richieste fatte dall'allora sottosegretario Francesco Rutelli e che la Regione non recepì perché erano state presentate poche settimane prima l'approvazione del Prg. Una copianificazione che avrebbe richiesto troppo tempo facendo slittare l'approvazione del Piano in Comune. La Regione le ritenne non vincolanti e diede l'ok al Consiglio comunale. Per Giro, quelle osservazioni «non furono nemmeno lette». Uno "sgarbo" da giocare, oggi, sul tavolo del Pdl. «Finché non sarà possibile redigere insieme un piano che tuteli l'agro romano - conclude Giro - c'è la possibilità che il ministero intervenga per difenderlo». Parole poco rassicuranti, se non per le aree agricole. Il governo regionale, in ginocchio per le dimissioni di Marrazzo, si avvia verso nuove elezioni e tornerà operativo in primavera. Un lasso di tempo troppo lungo durante il quale può succedere di tutto. Compresa l'apposizione di nuovi vincoli anche nei quadranti nordest e sudest.

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