La camiceria Bazzocchi a un passo dalla chiusura
Vuolerestare lì e ieri mattina era disposta ad incatenarsi a quella bottega che ha un secolo di vita e che per lei è molto di più di un semplice posto di lavoro. Poi è arrivata la notizia che il Comune le ha concesso ancora 60 giorni prima di dare seguito allo sfratto esecutivo e le ha offerto l'alternativa di un locale in via dei Coronari per proseguire la sua attività di piccola imprenditrice, ma Olimpia, lo stesso, non è riuscita a sorridere. «Ringrazio tanto l'amministrazione per avermi concesso un'ulteriore proroga, ma qui c'è tutta la mia vita», racconta non senza commuoversi. Cinque anni di battaglia per restare in via del Tritone l'hanno segnata. «Ho provato a resistere, ma non ce l'ho fatta. Ho anche speso tanti soldi in cause civili che poi ho perso. Nel frattempo anche questa camiceria non è più quella di una volta perché i soldi spesi per tentare di proseguire l'attività non li ho potuti investire nel negozio che è qui in via del Tritone dal 1908». Ora la Pirelli, proprietaria, «ha affittato il negozio alla Bulgari». Ieri mattina al sit-in organizzato per impedire che sulla bottega fossero apposti i sigilli dell'ufficiale giudiziario c'era il titolare della libreria Cascianelli, anche lui proprietario di un negozio storico della capitale che rischia la chiusura per lo stesso problema della camiceria di via del Tritone: il caro-affitti. Non è mancato alla manifestazione di protesta il segretario dell'associazione negozi storici di Roma Matteo Roccas, seguito da decine di commercianti che si sono uniti all'appello per "la difesa di un patrimonio della città", e da diversi cittadini e turisti che si sono fermati davanti al negozio per capire cosa stesse succedendo. «Se anche io personalmente posso dire di aver avuto una rassicurazione dal Comune perché continuerò la mia attività in un altro locale del centro storico - ha chiarito la signora Olimpia - è la città che ci ha perso con questo trasferimento, che significa snaturare una bottega che rappresenta un pezzo di storia di Roma». Il negozio ha avuto come clienti personaggi come Burt Lancaster, che mandava il suo segretario a ordinare camicie sportive, Gino Bramieri fissato con i papillon e il grande pittore Mario Schifano.