Piano casa, svolta sociale

Un piano a breve e medio termine. Una programmazione dettagliata per uscire dall'emergenza abitativa entro il 2014. È questo l'obiettivo prioritario del piano casa presentato ieri dal sindaco Alemanno, dagli assessori al Patrimonio, Alfredo Antoniozzi, all'Urbanistica, Marco Corsini e dai presidenti delle commissioni capitoline alla Casa, Marco Visconti e all'Urbanistica, Marco Di Cosimo. «Un impegno forte - sottolinea Antoniozzi - che si concretizzerà già nei prossimi mesi con la consegna dei primi alloggi». Nel dettaglio il piano fissa a 25.700 gli alloggi da realizzare, per fare fronte a un fabbisogno, certificato dal Centro di ricerche economiche sociologiche e di mercato del 2009, di 46.600 alloggi. I numeri dell'emergenza casa, infatti, sono purtroppo sempre più allarmanti: tremila i «punti 10» nella graduatoria comunale, vale a dire persone senza tetto o che versano in una situazione di grave precarietà; 36.600 le famiglie in condizioni di insostenibilità del canone d'affitto; 4.400 gli studenti che non hanno un sufficiente sostegno economico e 2.600 lavoratori fuori sede. Un'emergenza complessa, quella della casa e che, forse per la prima volta, viene affrontata in tutti i suoi drammatici aspetti. «Una delle novità di questo piano, e la prima in Italia - spiega Antoniozzi - riguarda ad esempio il co-housing per gli anziani. Tra sei mesi consegneremo i primi cento alloggi dei 142 in esecuzione al bando anziani emanato nel 2007. Gli alloggi andranno a famiglie con anziani in condizioni economiche svantaggiate. Questa è una realtà già in molti paesi d'Europa e che vorremo applicare anche agli studenti». Negli edifici in co-housing per gli anziani ci sarà una sala dedicata alle attività ricreative e una palestra per garantire loro la possibilità di svolgere attività psico-motorie, anche mirate, con l'ausilio di operatori del Comune. Le abitazioni in co-housing per gli studenti saranno dotate, oltre che di spazi comuni e palestra, anche di lavanderia. Gli alloggi per gli anziani rientrano nelle tremila case che verranno realizzate esclusivamente per l'Edilizia residenziale pubblica. Di questo pacchetto 167 nuovi alloggi verranno acquisiti dal Comune già nei prossimi giorni, altri 300 verranno invece consegnati entro la fine dell'anno. Sempre nell'ambito dell'edilizia residenziale pubblica, la giunta Alemanno procederà al compimento del precedente piano casa (1997-2011) che prevedeva circa 25 mila nuovi alloggi ma dei quali ne sono stati realizzati 16 mila per la maggior parte fuori dalla 167. Le restanti novemila nuove case verranno quindi realizzate e destinate all'edilizia popolare. Ampio spazio è dato poi all'housing sociale, «per affrontare anche una criticità emergente, come quella delle sofferenze economiche del ceto medio», spiega ancora l'assessore al Patrimonio. Oltre 22 mila case verranno così messe in vendita a prezzo convenzionato; date in locazione per almeno 25 anni (a un canone medio stimato di 430 euro al mese per circa 75 metri quadrati); in locazione per almeno 10 anni con un patto di «riscatto» per la compravendita dell'appartamento; abitazioni collettive in locazione temporanea con la gestione di servizi comuni, come studentati o nuclei mono-parentali a basso reddito (padri separati). Tra le categorie sociali che potranno usufruire dell'housing sociale anche le giovani coppie a basso reddito, studenti fuori sede, immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno 10 anni nel territorio nazionale o da almeno 5 anni nella stessa Regione. «È stata una delibera molto faticata - ha spiegato il sindaco Alemanno - ma che individua e mette a disposizione tutti gli strumenti necessari per poter realizzare il piano in tempi medio-brevi». Alemanno non ha poi mancato il riferimento al Prg e al piano casa delle precedenti amministrazioni. «Il vecchio piano casa compiva un'operazione strana: dei 25 mila alloggi previsti ne sono stati realizzati 16 mila ed essi sono stati costruiti da cooperative o da privati; le fasce disagiate non erano toccate. Noi alle spalle dunque avevamo il nulla per l'Erp, e niente per l'housing sociale per gli studenti e per l'edilizia popolare». Non solo. Alla protesta di ieri dei movimenti per la casa, Alemanno ha risposto convocando un tavolo nei prossimi giorni proprio per discutere del nuovo piano casa, che andrà al voto del Consiglio comunale entro natale. Soddisfatto il delegato all'emergenza casa, Marco Visconti: «Questa è una profonda svolta sull'emergenza abitativa, un traguardo importantissimo e atteso per anni da tanti cittadini romani».