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Droga sequestrata a quintali

La droga sequestrata

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Quasi quattro quintali di droga, una parte a casa, l'altra in auto, trasportata nelle buste della spesa come fosse frutta e verdura. In zona Tiburtina, hanno fatto il colpo grosso i carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci, diretto dal maggiore Bartolomeo Di Niso. Il carico era in possesso di due pregiudicati romani, di 40 e 50 anni, R.P. e G.M. Nel curriculum dei due i precedenti per droga non mancano. Ma tutti quei panetti di hashish sono tanti e rappresentano un bel bottino. Un chilo di quella roba sul mercato vale dai mille ai 1.200 euro. Un grammo ha un costo abbordabile per gli adolescenti - tra i maggiori consumatori - convinti che quella pasta riscaldata e sbriciolata nel tabacco sia uno sballo conveniente e innocuo. L'altro ieri pomeriggio i militari del Nucleo sono in zona Tiburtina. Sono segugi antidroga coordinati dal maggiore Bruno Bellini sotto la regia del colonnello del Reparto operativo Salvatore Cagnazzo. Notano R.P., di Porta Furba, su una Fiat Panda. Lo fermano. Il tizio è raggelato. Non sa come muoversi, che dire. Quella Panda è un deposito. I militari guardano dentro e non credono ai loro occhi. Sul sedile al lato passeggero c'è una busta. È aperta. Quindi il contenuto è a vista. E si capisce subito di che si tratta. Ci sono tanti panetti di colore verdescuro, avvolti da cellophane. È hashish. Sul sedile posteriore c'è una valigia nera di medie dimensioni. I carabinieri la aprono e trovano altro hashish. In tutto sono 206 chili. Gli investigatori sono convinti che con tutta quella roba il corriere non dovesse andare molto lontano, avrebbe corso troppi rischi. Battono la zona e arrivano a un'area verde dov'è immersa un'abitazione. È la casa del secondo pregiudicato. La perquisiscono e trovano l'altra parte del carico: 160 chili di hashish divisi in panetti confezionati allo stesso modo. Tutti sono contrassegnati con la lettera «M» o la sigla «RM». Ora le indagini continuano per arrivare ai fornitori. Da gennaio a oggi gli italiani arrestati dal Comando provinciale di Roma per traffico, detenzione o spaccio di droga rappresentano un numero stellare. Sono 1.445. Al secondo posto figurano i marocchini (74) seguiti da 60 insospettabili ungheresi, poi albanesi (53), romeni (43), gambiani (40), senegalesi (29), egiziani (25), nigeriani (22) e in ultimo algerini (20).

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