Aggredì una coppia gay il pm: "Dieci anni di galera"
Con una bottiglia rotta lo ha colpito al torace perché gay Un'aggressione che adesso rischia di costargli dieci anni di galera. È questa la pena che ha chiesto il pm Pietro Pollidori nei confronti di Alessandro Sardelli, conosciuto come «Svastichella», che all'alba del 22 agosto scorso ha ferito un giovane mentre era in compagnia di un amico al termine di un serata organizzata al Gay Village per l'Estate romana. L'imputato, che ieri era in aula e indossava un maglione di colore grigio, dal 25 agosto è rinchiuso nel carcere di Regina Coeli con le accuse di tentato omicidio, lesioni gravi e porto d'arma bianca: «È socialmente pericoloso e sussiste il pericolo che possa commettere reati della stessa fattispecie», sono state le motivazioni del gip che lo ha lasciato dietro le sbarre. Fin dal primo giorno «Svastichella» ha sempre sostenuto che quel giorno si è difeso, che è stato provocato e che inoltre non ha nulla contro gli omosessuali. Intanto il suo difensore, l'avvocato Riccardo Radi, non ha escluso che possa chiedere durante la prossima udienza, fissata al 25 novembre, l'infermità mentale per il suo cliente, affetto, secondo la difesa, da gravi disagi psichici dal 2002. Nel corso del processo, che segue il rito abbreviato, il giudice dell'udienza preliminare Rosalba Liso ha ammesso la costituzione di parte civile del Comune di Roma e dell'Arcigay. «Siamo soddisfatti, è la prima volta che Arcigay entra in un processo per il reato di discriminazione sessuale ed è stato riconosciuto un danno diretto e immediato all'associazione che ha tra i suoi compiti la tutela dei diritti degli omosessuali», ha dichiarato l'avvocato Daniele Stoppello.