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Vertice Fao, caos Capitale Alemanno: "Chiedo scusa"

Gianni Alemanno

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Centoventisei delegazioni, sessanta capi di stato, zona rossa tra l'Aventino e il Circo Massimo, lavori stradali su Tangenziale e via Nazionale, e persino 300 trattori da piazza Vittorio a San Giovanni, a supporto della protesta degli agricoltori. Presegue così l'agonia del traffico capitolino, tra aree chiuse, passaggi di scorte, cortei più o meno utili. Una situazione al colasso. Ne è consapevole il sindaco Alemanno, che ieri è arrivato a scusarsi con i romani. «Mi dispiace per i cittadini romani, con i quali mi scuso in quanto questi vertici hanno un risvolto negativo che è in larga parte insopprimibile. Faremo di tutto per alleviare queste difficoltà». Alleviare le difficoltà potrebbe significare ad esempio derogare alcuni divieti durante questi eventi straordinari: domenica scorsa si poteva ben rinunciare alle aree pedonali di via dei Fori Imperiali e dell'Appia Antica, oppure aprire i varchi Ztl (cosa che accadrà oggi) per evitare che, con il centro chiuso e la zona rossa da Caracalla al Circo Massimo (fino a domani) intasi in modo irrecuperabile le arterie limitrofe, come lungotevere, Cristoforo Colombo, Appia Nuova. «Ho parlato col questore e con il capo di gabinetto del ministero - ha detto poi il sindaco - e mi hanno rappresentato le grandissime difficoltà in cui si trovano: ci sono 126 delegazioni straniere che si muovono oggi per la città e alcune sono molto numerose, come quella di Gheddafi. Ho chiesto loro di essere più flessibili e sobri possibile per fare in modo di ridurre gli spostamenti dei big ed avere il minor impatto possibile sulla viabilità. Alcuni segnali positivi di miglioramento ci sono stati, anche se l'impatto continua ad essere molto duro». Un impatto durissimo per traffico, lavoro e commercio della capitale, aggravato in modo fatale da manifestazioni e cortei. Si è incominciato sabato con la protesta degli ultras, sfociata in lacrimogeni e petardi in via Cavour, e con il corteo Cgil. Domenica il primo choc per la chiusura della zona rossa, ieri oltre al vertice Fao, la protesta degli agricoltori con 300 trattori che hanno scorrazzato per l'Esquilino. Oggi, ancora, studenti in corteo da piazza Vittorio a piazzale Aldo Moro. Domani lo sciopero dell'Ama che lascerà l'immondizia per la strada. Manifestazioni che, almeno in concomitanza con un vertice mondiale, potrebbero essere rinviate e dunque non autorizzate, o al massimo, concedere piazze per dei sit-in ma non cortei. Una linea ben chiara al sindaco che proprio ieri ha presentato ufficialmente al prefetto Pecoraro le proposte del Campidoglio per rivedere il protocollo d'intesa siglato con i sindacati proprio per lo svolgimento dei cortei. «Abbiamo avuto tra sabato e oggi (ieri ndr) una serie di cortei, alcuni dei quali non particolarmente significativi dal punto di vista nazionale - ha ricordato Alemanno - questo dimostra che bisogna dare una svolta al protocollo dei cortei. Noi abbiamo inviato le nostre proposte al prefetto, sono proposte molto chiare e nette perché serve una svolta. Ci attendiamo che tra pochi giorni il prefetto ci dirà se c'è o no un'intesa su questo protocollo. Se non c'è procederemo per conto nostro con l'ordinanza». Una proposta, quella del Campidoglio che, ricordiamo, punta sul limite dei cortei (non più di uno nei giorni feriali) e sulla rivisitazione dei percorsi in modo da renderli meno impattanti sulla viabilità cittadina.

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