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"Dalla Provincia 471 milioni per acquedotti e controlli"

Bicchiere d'acqua

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«L'oro blu sgorga direttamente a casa tua». Tradotto, l'acqua del rubinetto è buona e sicura. Parola di Altroconsumo che, insieme alla Provincia di Roma, ha presentato ieri a Palazzo Valentini i risultati delle analisi effettuate su 35 campioni d'acqua, prelevati da fontanelle pubbliche di altrettante città italiane. Il tesoro blu che arriva nelle case degli italiani non ha nulla da invidiare alla sorella ricca in bottiglia. Anzi, su un campione di cinque acque minerali delle marche più pubblicizzate, si scopre che due contengono minime tracce di sostanze inquinanti. Nessun problema per la salute, ma solo la dimostrazione che nessun prodotto può ormai vantare di essere totalmente immune da contaminazioni ambientali. L'indagine, effettuata nel maggio scorso dall'associazione dei consumatori, ha promosso l'acqua di Roma a pieni voti. Da qui è partita la campagna «Bevi l'acqua di casa», per invogliare i cittadini ad usare l'acqua del proprio acquedotto e a sfatare una volta per tutte i molti pregiudizi infondati, lanciando anche una proposta: ripristinare l'usanza di servire al ristorante una caraffa d'acqua del rubinetto. Ma si sa, non è tutt'oro quel che luccica. Nel Lazio infatti, a parte Roma, Latina e Frosinone, uscite indenni dalle analisi, la situazione non è uguale ovunque. In alcuni Comuni, tra cui Velletri in particolare, l'acqua non ha superato i test né per la qualità né per la quantità. La Provincia di Roma, attraverso i propri organismi provinciali di tutela degli utenti e consumatori (Otuc), ha già messo in campo un sistema di monitoraggio e controllo permanente del servizio idrico integrato. «Per costituire una rete di acquedotti strutturata e funzionale – ha sottolineato il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti - abbiamo stanziato 471 milioni di euro di investimenti per il prossimo triennio che consentiranno di avere un'acqua potabile buona e sicura in tutto il Lazio e risolvere i problemi dei Comuni più piccoli». «Il problema per alcuni Comuni esiste - gli fa eco l'assessore alle Politiche del Personale, alla Tutela dei consumatori e lotta all'Usura Serena Visintin - Nel Lazio i parametri non sono uguali: a Roma l'acqua è buona, ma in alcuni Comuni, soprattutto i più piccoli, esistono situazioni a rischio. E su di essi la Provincia sta focalizzando i suoi interventi. Bisognerebbe però creare un'autorità nazionale indipendente che possa garantire a tutti i cittadini qualità del prodotto ed equità delle tariffe e che controlli il sistema idrico».

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