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Trovate macchie di sangue sui jeans

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C'è una macchia rossa, forse di sangue, rinvenuta sui jeans che indossava Stefano Cucchi nei giorni del ricovero al Sandro Pertini, all'altezza del ginocchio. L'indumento, che si trovava ancora all'ospedale e che non era stato restituito ai familiari del geometra 31enne deceduto il 22 ottobre scorso, sarà sottoposto ad accertamento tecnico dalla professoressa Carla Vecchiotti, medico legale della Sapienza, cui la procura ha dato incarico di stabilire "se siano rinvenibili tracce di sangue umano, e in caso affermativo accertare le caratteristiche genetiche comparandole con quelle ricavabili dal sangue prelevato in sede autoptica dal corpo di Stefano Cucchi". L'esame sui jeans comincerà il 23 novembre alle 12, tre ore dopo l'inizio degli accertamenti tecnici legati alla riesumazione della salma cui tutti gli indagati potranno prendere parte attraverso i loro consulenti. La procura ha chiesto agli esperti di accertare "l'epoca, le cause e i mezzi che determinarono la morte di Stefano Cucchi; la eventuale presenza di lesioni sul corpo, l'epoca di produdzione delle stesse, nonchè la loro natura ed entità; se l'assistenza prestata a Cucchi durante il ricovero al Pertini sia stata tempestiva ed adeguata in rapporto allo stato patologico presentato dal paziente e alle sue condizioni generali; se l'assistenza e le terapie apprestate e le informazioni rese al soggetto in merito alle stesse e alle proprie condizioni di salute siano state fornite nel rispetto delle comuni regole di diligenza e prudenza professionale o se siano ravvisabili elementi di censura nel comportamento dei sanitari che ebbero a trattare il soggetto; se le condotte censurabili del personale sanitario possano essere causalmente correlate con l'evento morte; nel caso di riscontro di lesioni prodottesi antecedentemente al ricovero di Cucchi al Pertini o stati patologici pregressi, se gli stessi abbiano contribuito in maniera diretta o concausale all'evento morte". Paolo Arbarello, Ozrem Carella Prada, Luigi Cipolloni, Dino Mario Tancredi sono i consulenti nominati dalla procura. Vincenzo Pascali è l'esperto indicato dalla commissione parlamentare presieduta da Ignazio Marino. Pietrantonio Ricci, Mario Natale Di Luca e Alessandro Mattioli sono i consulenti scelti rispettivamente da Aldo Fierro, Stefania Corbi e Rosita Caponetti (i medici indagati per omicidio colposo), mentre Costantino Ciallella e Mauro Bacci sono quelli di Nicola Menichini e Antonio Domenici, i poliziotti della penitenziaria indagati per omicidio preterintenzionale assieme al collega Corrado Santantonio che si è riservato di fare il nome del suo esperto.  

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