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Una lunga notte, quella della vigilia dell'assemblea regionale del Pd che ieri ha eletto, o meglio proclamato, Alessandro Mazzoli (mozione Bersani) segretario regionale del partito

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Ilsegretario uscente, Roberto Morassut (mozione Franceschini) ha fatto un passo indietro, rinunciando al «ballottaggio» dopo aver precisato però che si trattava di «un'astensione attiva, non ancora un voto a favore». Si chiude così una delle tante manche per la partita che punta, da qui ai prossimi mesi, ad avere una nuova classe dirigente per guidare il partito verso la sfida delle regionali. Ecco allora che il primo annuncio del neo segretario va proprio in questa direzione: «Stiamo lavorando per dare vita ad un grande schieramento di centrosinistra che possa includere l'Udc per le prossime regionali. Proporremo alla coalizione di utilizzare il metodo delle primarie per scegliere il candidato. Credo - ha detto Mazzoli - che il 24 gennaio sia una data realistica proprio per il tipo di lavoro che dobbiamo fare in queste settimane». Primarie quindi, ma prima occorre riempire un ulteriore tassello: sabato prossimo l'assemblea regionale del Pd si riunirà nuovamente per eleggere la presidenza, il direttivo e l'esecutivo dell'assemblea. Questo l'oggetto della lunga riunione dell'altro ieri sera, quando per controbilanciare il «passo indietro» di Morassut è stata offerta la presidenza del partito regionale. Un invito non accettato da Morassut ma che ha garantito comunque un presidente del Pd Lazio all'area franceschiniana o popolare. Fallito il primo «blitz» dell'area di riferimento a Fioroni che voleva già chiudere sul nome di Mariapia Garavaglia, la rosa dei papabili alla presidenza si amplia con Fabio Melilli, presidente della provincia di Rieti (area Franceschini) e Michele Marini, sindaco di Frosinone (area popolari). Non a caso, il primo a congratularsi con il neo segretario Mazzoli è stato proprio l'esponente Pd del Lazio, Giorgio Pasetto. Auguri per la nomina e per il lavoro futuro al neo segretario sono poi arrivati da tutti gli esponenti del partito. Dal presidente della Provincia, Nicola Zingaretti al vice presidente della giunta regionale, Esterino Montino, al presidente del Consiglio regionale, Bruno Astorre che invita il partito a ripartire «tutti insieme per un lavoro politico intenso che sappia costruire un'ampia coalizione e scegliere il miglior candidato possibile per vincere nel Lazio».

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