«È stato giusto astenersi e riconoscere il vincitore Niente microcorrenti»
Soprattuttoin considerazione del successo popolare ottenuto alla primarie. Piuttosto, adesso dobbiamo sforzarci di formulare una proposta complessiva di Partito democratico, in modo da farlo percepire dall'elettorato come partito pluralista». È questo il commento con cui Luca Nitiffi (mozione Franceschini-Morassut, che ha partecipato alla primarie dello scorso 25 ottobre nella lista di Semplicemente democratici) saluta l'avvento di Mazzoli alla segreteria regionale del partito. Ma se da un lato l'essersi astenuti dal ballottaggio rappresenta il tentativo di dare una svolta unitaria all'interno del Pd, dall'altro per Nitiffi è anche un rischio: «La mozione Morassut si è astenuta dal ballottaggio, riconoscendo la vittoria alle primarie di Mazzoli. Non vorrei tuttavia che dietro l'astensione ci sia la volontà di creare microcorrenti che rappresentano solo una rendita di posizione per i soliti noti». In questo momento più che mai serve unità, soprattutto in vista delle regionali. «Ritengo - sottolinea Nitiffi - che i candidati ideali siano Zingaretti o Gasbarra, anche se il candidato deve essere scelto e messo in campo attraverso il sistema delle primarie. Anzi - dice provocatoriamente - tutti i candidati al Consiglio regionale dovrebbero essere scelti con le primarie». Dan. Dim.