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Cgil e tifosi, ancora un sabato di passione per la Capitale

Roma, centro storico bloccato dai cortei dei tifosi e della Cgil

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La mattina il corteo dei tifosi. Il pomeriggio quello dei lavoratori Cgil. Il centro storico bloccato per un'intera giornata. Di sabato, quando i romani potrebbero concedersi un pò di svago e invece trovano traffico bloccato e bus deviati. Insomma, un'altra giornata di passione. La manifestazione degli ultrà delle squadre di calcio contro la tessera del tifoso è partita poco dopo le 11 da piazza Esquilino e si è conclusa alle 15 in piazza Bocca della Verità attraversando tutto il centro storico. Il corteo si è concluso senza incidenti, solo qualche petardo e fumogeno lanciato lungo il tragitto. Massiccio lo spiegamento delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Pesante il tributo, invece, pagato dalla viabilità cittadina. Le ripercussioni maggiori intorno a piazza Vittorio, viale Manzoni, via Labicana, piazza Porta Maggiore e via Cavour. Code e rallentamenti anche sul lungotevere e al Circo Massimo. Dal corteo si sono levati anche cori da stadio che hanno chiesto giustizia per Stefano Cucchi, il detenuto morto all'ospedale Pertini, e per Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso dall'agente Luigi Spaccarotella. I tifosi hanno scelto magliette bianche e «neutrali»: sono state indossate dalla maggior parte dei manifestanti, in tutto cinquemila secondo le forze dell'ordine. Il corteo della Cgil contro la crisi invece è partito da piazza della Repubblica alle 14. È arrivato pochi minuti dopo delle 15:30 in piazza del Popolo dove centinaia di lavoratori già attendevano la manifestazione sindacale. La coda del corteo non si era ancora mossa da piazza della Repubblica. Migliaia le bandiere della Cgil e dei partiti di centrosinistra. Caschi da lavoro in testa e volti nascosti da maschere bianche, sono scesi in piazza anche i lavoratori dell'ex Eutelia. Quelli dell'Eutelia non sono stati gli unici a manifestare con i caschetti in testa: «Berlusconi son dolori son tornati i minatori», recitava un altro striscione di un gruppo di operai del nord Italia. La pace per la città è tornata dopo le 18.30.

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