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La Cgil in piazza contro la crisi

La manifestazione Cgil

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È partito il corteo della Cgil che oggi è sceso in piazza per protestare contro la crisi e le politiche messe in campo dal governo nazionale: in testa lo striscione «Il lavoro e la crisi: esigiamo le risposte». Un'onda rossa di bandiere del sindacato e palloncini si è iniziata a muovere da piazza della Repubblica, gremita di persone arrivate da tutte le città e le regioni d'Italia, compreso il Cgil Roma e Lazio. Alla manifestazione diretta a piazza Barberini hanno aderito anche l'Idv, il partito dei lavoratori comunisti. Non solo lavoratori ma anche gli studenti sono scesi a manifestare. «Diritto allo studio, diritto al futuro» recita lo striscione della rete degli studenti medi.   «Oggi siamo in piazza per continuare a chiedere al Governo quello che chiediamo da un anno: una crisi così grave e non la si affronta senza mettere in campo degli strumenti che sono risorse, riduzione delle tasse sul lavoro e sulle pensioni, interventi di politica industriale che forse possono impedirci di ridurre la base produttiva e di avere decine di migliaia di persone senza posto di lavoro». Dichiara il segretario nazionale della Cgil Guglielmo Epifani, in testa al corteo del sindacato. «Questa - ha detto - è una Finanziaria dove non c'è nulla per il lavoro, per la crisi, per i pensionati. Erano stati promessi dei soldi per dare una prospettiva ai ricercatori italiani ma anche questa non è stata rispettata». Quanto al rapporto con Cisl e Uil «è un pò di tempo che abbiamo opinioni diverse, - ha detto - anche se nei giorni scorsi avevano detto che se il governo non avesse ridotto le tasse erano pronti a fare lo sciopero generale. Aspetto di sapere che valutazione danno dei provvedimenti del governo. Noi saremo pronti». Il segretario della Cgil ha sottolineato come la crisi non sia passata. «Nelle prossime settimane avremo i problemi più duri, - ha concluso - dalla cassaintegrazione si sta passando ai licenziamenti, agli esuberi, alle mobilità». Berlusconi «fantoccio» di gommapiuma: sorriso smagliante, banconote da 500 euro che fuoriescono dalle tasche e coda da diavolo. Questa una delle caricature del premier Silvio Berlusconi che è stata portata in piazza dalle centinaia di lavoratori aderenti alla Cgil e arrivati da tutta Italia che oggi manifestano contro la crisi. Palloncini, fischietti, bandiere e tanti striscioni, come quello firmato dalla Cgil di Imola, dove sono state disegnate alcune divise, dalla quella della colf a quella dell'operaio mentre accanto viene riportato il primo articolo della Costituzione: «l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro». «Nessuna azienda deve essere chiusa! Nessun lavoratore deve essere licenziato. Governo di blocco popolare» recita uno striscione. Intanto la testa del corteo partito da piazza della Repubblica è già arrivato a piazza Barberini.

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