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Via al restyling del S.Eugenio

corsia ospedaliera

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Qualche filo elettrico che pende dal soffitto c'è ancora. Ma nel giro di neanche dieci giorni, sono stati posti i sigilli alle finestre pericolanti, sostituiti i vetri degli impianti antincendio, ripulite in parte le pareti. Dopo la denuncia de Il Tempo dello scorso 3 novembre (ripresa anche dalla trasmissione di Canale 5 Striscia la notizia), è iniziato il restyling del piano -1 dell'edificio vecchio dell'ospedale Sant'Eugenio. Quello stesso seminterrato che, fino a pochi giorni fa, si presentava in condizioni fatiscenti tra fili elettrici penzolanti (che l'Asl RmC assicura essere «non pericolosi» in quanto «non ancora in tensione»), muri sporchi, infiltrazioni e zone al buio. «Il corridoio era già oggetto di lavori di riqualificazione che consistono nel rifacimento dell'impianto elettrico, dell'illuminazione, della pavimentazione e dei rivestimenti murari» spiega il Direttore Uoc tecnica e manutentiva, l'ingegner Valerio Camponeschi. Il piano ospitava nell'ala destra l'unità di terapia antalgica, ora attiva nel poliambulatorio. In quella sinistra, invece, sono ancora operative la banca del sangue placentare e il servizio di medicina nucleare. «Due aree a servizio solo del personale medico» assicura la dottoressa Piera Spada, il Direttore sanitario del nosocomio di piazzale dell'Umanesimo. Ieri mattina, tuttavia, un paio di pazienti si sono visti ancora girare lungo quelle corsie. «I degenti vengono fatti passare di lì eccezionalmente per evitare di farli transitare dall'esterno - aggiunge - Sono comunque sempre presidiati dal personale medico e trasportati con la barella». Anche la tromba delle scale che portano al seminterrato è stata oggetto di attenzioni da parte dell'azienda: via le scritte dai muri e sostituito il vetro rotto di una delle finestre. «Nessun punto di quel piano ha mai avuto problemi igienici – conclude la dottoressa Spada - Tutto è sempre risultato nella norma. Ora i lavori sono in corso e il nostro impegno è quello di completarli entro maggio 2010».

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