Ancora troppo presto per parlare di uscita dalla crisi, ma di ripresa sì: il commercio capitolino sta rialzando la testa dopo un anno di fatturati in rosso.
Numeribassi, ma che segnalano un'inversione di tendenza. La parte da leone la fa il settore alimentare. Il quadro che si delinea dalle vendite dell'ultimo bimestre conferma una ripresa di circa l'1% delle vendite da intendere in modo particolarmente positivo se si pensa che all'orizzonte ormai prossimo ci sono le festività di Natale, periodo nel quale le vendite del settore aumentano e dunque la ripresa già iniziata potrebbe consolidarsi nei prossimi mesi. Di vera e propria ripresa non si può, invece, parlare nel settore del commercio al dettaglio. Le vendite vanno ancora male, ma la politica dei prezzi ridotti all'osso e delle promozioni tutto l'anno è di certo quella più azzeccata per un consumatore sempre attento alle spese "superflue". E se il termometro dei consumi si misura anche a tavola, sono significativi i dati che vengono dalla ristorazione. I romani non rinunciano del tutto alla cena fuori o alla birra con gli amici, ma con un occhio sempre attento al portafogli. Riprendono a crescere anche le vendite nei mercati rionali dopo le ingenti perdite dell'ultimo anno. Anche in questo caso è merito della frenata dei prezzi, praticamente fermi dal 2008 per frutta e verdura.