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Periferie abbandonate fabbriche di bullismo

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«Sonosoprattutto gli adolescenti della periferia ad assumere comportamenti aggressivi nei confronti dei loro coetanei». È il dato che emerge da un'indagine Codici-Centro per i Diritti del Cittadino svolta somministrando un questionario finalizzato ad indagare il fenomeno del bullismo tra i ragazzi della Capitale. Nel sondaggio sono stati coinvolti circa 600 studenti tra i 14 e i 17 anni del Centro e della periferia. Alla domanda «Secondo te nella tua scuola c'è qualcuno che compie prepotenze, comportandosi da bullo?», il 94,62% del campione ha risposto positivamente, più precisamente il 32,30% sono studenti del Centro, il 62,32% della periferia. Alla domanda «Che tipo di prepotenze vengono compiute?» il gruppo del centro risponde: offese e insulti al 79,23% e prese in giro al 90,77%; scherzi pesanti al 50%, aggressioni fisiche al 47% per gli studenti della periferia. «Il problema della periferia è sempre esistito - commenta Valentina Coppola, segretario provinciale Codici Roma - soprattutto nelle grandi città. Le violenze sembrano concentrarsi proprio nei luoghi in cui non ci sono attività ricreative, attività commerciali e luoghi di ritrovo per gli abitanti. Le periferie della capitale, anche a causa dell'urbanizzazione selvaggia degli ultimi anni si configurano sempre più come luoghi dormitorio e residenziali. Finché il Comune non si attiverà riqualificando queste zone, creando biblioteche, cinema, negozi saremo costretti e leggere sui giornali notizie come quella apparsa sui giornali questa mattina, in cui ragazzi annoiati si divertono ad aggredire brutalmente loro coetanei». «Il Codici propone - aggiunge Monia Napolitano, sociologa dell'Associazione - di sfruttare gli spazi aperti delle periferie, organizzando, ad esempio, attività sportive per i giovani affinché non cadano nella devianza minorile».

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