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Baby-gang a Ostia e Acilia Nove minorenni denunciati

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Faccepulite che tra una birra e un'altra si mischiavano con amici più scaltri, già conosciuti alle forze dell'ordine, per scacciare la noia. Bravate in molti casi, aggressioni vere e proprie in altri. Diciassette minorenni, tutti tra i 16 e i 18 anni, sono stati segnalati all'autorità giudiziaria, nove denunciati per lesioni. Componenti di due baby gang distinte, che «operavano» a Ostia e nel quartiere periferico di Acilia, hanno messo a segno negli ultimi mesi quattro aggressioni, sebbene i carabinieri continuino a indagare per verificare altri possibili episodi ricollegabili al branco e magari non denunciati dalle vittime. Venditori ambulanti, sempre di colore, i bersagli preferiti dai bulli di Acilia: il primo raid di cui gli investigatori li accusano risale al 20 settembre scorso in via di Macchia Saponara ai danni di un cingalese di 29 anni, pestato al grido di «sporco negro». In quel caso l'uomo, trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Grassi, se l'è cavata con una prognosi di cinque giorni. L'altro, più recente, è invece del primo novembre quando un bengalese, pure 29enne, è stato prima provocato dal branco e poi accerchiato e picchiato al parco pubblico di via Lilloni. Di contro, i «compari» di Ostia: la banda capeggiata da «er lenticchia» e «er ciccione», due ragazzini già noti alla giustizia per rissa e rapina, se la prendeva per lo più con coetanei indifesi, preferibilmente stranieri. Bulli ubriachi si «infiammavano» per niente: nel caso del bielorusso, pestato a sangue il 17 ottobre sul Pontile di Ostia, ad accendere la miccia è stata l'intrusione della vittima in una discussione tra il fratello 16enne e il branco. Quando il 18enne, adottato da una famiglia italiana, ha chiesto ai due bulli di lasciarlo in pace, è stato picchiato con una bottiglia di vetro e preso a calci e pugni colpevole di essere uno «schifoso polacco». A questa aggressione, costata alla vittima 30 giorni di prognosi, ne è seguita un'altra. Gli stessi ragazzini, i due capetti che materialmente picchiavano e gli altri che si limitavano a guardare, se la sono presa con un polacco in via delle Repubbliche Marinare, insultato e derubato di 20 euro. Da verificare, poi, la possibile responsabilità di una delle due bande in una quinta aggressione, questa volta a sfondo omofobo, compiuta il 26 ottobre scorso ai danni di un 30enne italiano in via Romagnoli, a Ostia.

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