Il Cupolone festeggia cinquecento anni
La Basilica di San Pietro compie cinquecento anni e il Comitato Nazionale per le celebrazioni del V centenario della fondazione promuove il convegno internazionale di studi «La Basilica di San Pietro. Fortuna e immagine» che si terrà l'11, 12 e 13 novembre. Ai lavori parteciperanno illustri cultori della materia, italiani e stranieri, come Arturo Carlo Quintavalle, Irving Lavin, Vittorio Casale, Antonio Paolucci, Paolo Rocchi, Antonino Gallo Curcio, Massimo Miglio, Christoph Frommel, Marcello Fagiolo, Perre du Prey e Elisabeth Kieven, tra gli altri. 500 anni fa cominciavano i lavori con cui è stata edificata la Basilica di San Pietro così come la conosciamo oggi. E ancora come allora continua la sua funzione di richiamo spirituale e artistico per le genti di tutto il mondo e per i fedeli che sempre più numerosi affollano il luogo che rappresenta il centro della cristianità. Quella che è spesso descritta come la più grande chiesa del mondo ha esercitato anche da un punto di vista architettonico notevoli influenze, manifestate anche dallo straordinario numero di chiese a "cupola", costruite a posteriori in tutto il mondo cattolico occidentale, ad imitazione di quella di San Pietro. "Il Cupolone", però è anche un simbolo della romanità e alla sua storia sono legate leggende, misteri e curiosità che s'intrecciano con la storia di Roma e dei suoi cittadini. Si dice che l'immenso cantiere che fu necessario impiantare per rinnovare la Basilica fornì parecchi spunti al popolo romano per aggirare le imposizioni di allora: per far transitare i materiali per il cantiere alle dogane senza pagare il dazio, i romani incidevano su ogni singolo collo l'acronimo A.u.fa. (Ad usum fabrice ovvero destinato ad essere utilizzato nella fabbrica di San Pietro). Nella tradizione popolare romana nacque subito la forma verbale "auffo" o "auffa" tuttora utilizzata, per indicare qualcuno che vuole ottenere servigi o beni in modo gratuito. In occasione dell'anniversario il Ministero per i Beni Culturali ha voluto istituire un Comitato per celebrare il V° centenario della nuova Basilica dopo la distruzione di quella costantiniana. Dal 2006 ad oggi il Comitato ha sostenuto varie attività culturali e promuove un convegno che si terrà dall'11 al 13 novembre per raccogliere il suo operato e renderlo pubblico. Il convegno si avvale della collaborazione della Fabbrica di San Pietro, con il benevole incoraggiamento di Sua Eminenza cardinale Angelo Comastri, l'Università di Roma Tre e il Max-Planck-Institut, Bibliotheca Hertziana di Roma e sarà ospitato nei primi due giorni nel salone del Museo Nazionale Romano a Palazzo Massimo, e nel giorno conclusivo nell'Aula del Sinodo dei Vescovi in Vaticano. Il filo rosso del convegno affronterà l'originalità della Basilica vaticana e della sua capacità di essere considerata come modello, non solo architettonico, ma artistico, liturgico, storico e conservativo. Nel corso dei lavori saranno presentati 5 volumi, pubblicati sotto l'egìda del Comitato: «L'itinerario di Matthew Paris», di S. Sansone; «Il grande modello per il San Pietro in Vaticano. Antonio di Sangallo il Giovane», di A. Benedetti; «La produzione artistica per canonizzazioni e beatificazioni. Il Seicento», di V. Casale; «San Pietro e San Marco. Arte e iconografia in area adriatica», a cura di L. Caselli; «Nuove ricerche sulla Gran Cupola del Tempio Vaticano", Paolo Rocchi (Direttore Scientifico). Sarà, inoltre, presentato il progetto di un Dvd intitolato «Passando a San Pietro, sulla storia e la vita di piazza San Pietro», a cura di Marco Guardo, Ebe Antetomaso, Mario Gori Sassoli e Rita Parma.