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"Garibaldi? È al Vittoriano" Le bufale dei finti "ciceroni"

Il Vittoriano

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«Garibaldi sepolto sotto l'Altare della Patria», e il Teatro Marcello «una prova prima di fare il Colosseo».  Ne rifilano di «bufale» ai turisti i finti «Ciceroni». Zero in cultura, ma dieci e lode in faccia tosta, hanno una fantasia fervida. Per loro San Pietro «sarebbe stato appeso a piedi in giù all'obelisco che si trova al centro di piazza San Pietro». Mentre il «nome Vaticano» deriverebbe «dal nome di un'erba medicinale che cresceva su quella collina 2000 anni fa».   E il Teatro Marcello «è più antico del Colosseo perché costruito per fare una prova prima dell'edificio definitivo». Si potrebbe anche ridere. «Se non ci fosse da piangere». Perché «le colpe degli abusivi ricadono sulle guide regolari» dicono Laila Volpe e Gresi Pitino, guide Sngt, che raccontano le panzanate propinate ai turisti dagli abusivi, per sottolineare un altro aspetto grave di questa situazione. «Il fatto è che nel momento in cui una di queste suddette guide fornisce ai visitatori informazioni scorrette, che di conseguenza generano lamentele da parte dei turisti più avveduti, inevitabilmente si dirà che le guide di Roma non sono all'altezza oppure hanno raccontato sciocchezze». Ma le frottole raccontate ai turisti fanno arrabbiare anche gli ambienti del Vaticano, sottolinea Francesca Duimich, presidente Confesercenti guide turistiche (Federagit). «Soprattutto i responsabili della basilica di San Pietro non vedono di buon occhio gli abusivi quando danno spiegazioni in chiave esoterica alla Dan Brown, l'autore del "Codice Da Vinci" e di "Angeli e demoni", con storie inventate e fantasticate senza attinenza alla storia del luogo». Anche le guide abusive fanno parte di una catena che «spesso e volentieri, risalendo la filiera, ha un capo proprio sul sito web» dice Maria Elena Mastroiacovo, segretario Sngt. Il sito web sarebbe «il veicolo - spiega Mastroiacovo - per arrivare a una frode, che è frode fiscale, perché chi ha pubblicizzato il sito spesso e volentieri raccoglie denaro senza dare una ricevuta, e poi passa il gruppo di turisti all'abusivo, e quindi commette un'ulteriore illegalità». La guida abusiva sarebbe solo l'ultimo anello della catena. «Il terminale che fa capo ad un sistema», un'organizzazione turistica he sfugge totalmente alla legalità. «Loro vendono non solo il tour in Vaticano o al Colosseo ma vendono alberghi, affittano autisti con l'auto privata senza avere i titoli - spiega ancora Laila Volpe - anche se poi quello che è più visibile è la guida che è del tutto priva di qualsiasi competenza, dell'abilitazione». Ecco perché poi si moltiplicano volantini come «lonely planet» con l'invito a venire in Italia per trovare lavoro di guida. E ci sono società che offrono questi tour gratis per agganciare i turisti, per poi vendere loro altri tour a pagamento. Dicono anche, continua a racconare Laila Volpe che «ci sarebbe bisogno del permesso di soggiorno e di lavoro» ma poi sottolineano che "se non ce l'hai qua nessuno mai se ne preoccupa"».  

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