Imitano Thelma e Louise e tentano la rapina al taxi
Forse si sentivano come Geena Davis e Susan Sarandon nel film di Ridley Scott. Ma l'obiettivo delle due rapinatrici arrestate ieri erano i soldi, non la fuga per la libertà, come le protagoniste di «Thelma e Louise». Le due giovani donne, 22 anni una e 32 l'altra, avevano preso un taxi in via Casilina per andare nella zona di piazzale Clodio. Quando il tassista si è voltato per incassare il corrispettivo della corsa effettuata, una delle due gli ha afferrato un braccio nel tentativo di immobilizzarlo, mentre la seconda, dopo avergli puntato una pistola alla testa, gli ha intimato di consegnare tutti i soldi in suo possesso. Il tassista, impaurito, è riuscito a divincolarsi ed è fuggito a piedi lungo la strada, chiedendo aiuto a gran voce finchè non ha incrociato la pattuglia dei carabinieri della compagnia di Roma Trionfale. I militari si sono messi subito sulle tracce delle due donne che, dopo alcuni minuti di ricerche, sono state individuate. Erano nascoste tra le piante di una zona a fitta vegetazione in via Romeo Romei, alle spalle del Tribunale. La pistola è risultata essere un'arma giocattolo (anche se priva del tappo rosso). La coppia è finita dietro le sbarre con l'accusa di tentata rapina in concorso tra loro. In corso indagini per accertare se siano sempre loro le responsabili di altri episodi del genere, verificatisi in passato nel quartiere Prati. Ma non è solo l'elegante rione della zona Nord a essere nel mirino dei «predoni» di tassì. Era il 14 marzo dello scorso ano quando un conducente è stato rapinato dell'auto bianca di servizio e di 300 euro d'incasso nei pressi della stazione Termini. Pochi minuti dopo le 4 del mattino due romani hanno avvicinato il conducente, Giuseppe P. 50 anni, nato a Napoli ma residente nella capitale. I due sembravano tranquilli, gli hanno chiesto di essere portati in via Alessandro Severo, alla Garbatella. Poi l'aggressione: coltello puntato alla gola del tassista, richiesta di soldi e chiavi dell'auto. L'autista è sceso e i due si sono dileguati. Un altro episodio era avvenuto tre giorni prima al Tiburtino: un tassista aveva subito rapina da parte di un giovane armato di una grossa chiave inglese, che si era fatto consegnare la vettura e l'incasso della serata. In quel caso il malvivente venne arestato pochi minuti dopo dalla polizia non lontano dal «luogo del delitto». Qualche giorno fa, infine, nell'ambito delle indagini su alcuni colpi portati a termine nella Capitale, i carabinieri della compagnia di Tivoli hanno «pizzicato» due persone mentre stavano per mettere a segno l'ennesima rapina ad un taxi.