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Brucia letto sanitario Giallo su morte disabile

I pompieri e la scientifica sul luogo della tragedia

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L'hanno trovata per terra, carbonizzata accanto al letto medicale bruciato. Sembrava un caso risolto, un maledetto incidente causato da un corto circuito partito dal congegno elettrico che permette al materasso di sollevarsi e abbassarsi che avrebbe potuto innescare le fiamme. E invece è giallo sulla morte della sessantottennee trovata senza vita accanto al macchinario letto, dove era costretta a vivere per una serie di patologie che l'avevano costretta all'immobilità e che ha preso fuoco ieri pomeriggio verso le 14, al secondo piano di una palazzina a tre livelli, in via Boccea. Per tutto il pomeriggio la polizia scientifica ha effettuato i rilievi nell'appartamento della donna, e sul posto si sono recati anche gli agenti della sezione omicidi della squadra Mobile della Questura di Roma per ricostruire la dinamica esatta dell'accaduto. Al momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi. La donna, infatti, è stata trovata per terra accanto al letto con un rigonfiamento sulla testa e ustioni sulla quasi totalità del corpo. E proprio quella tumefazione sulla testa ha insospettito gli inquirenti. La vittima era sola in casa, raccontano i vigili del fuoco.. «Per lei - spiegano - non c'è stato nulla da fare» quando le fiamme hanno avvolto il suo letto: è stata trovata, poco prima delle 14, in terra, a fianco del suo letto sanitario, con evidenti ustioni su tutto il corpo dai pompieri, entrati con la scala dalla finestra di una camera. La donna, nel momento in cui i vigili sono entrati nella stanza per spegnere l'incendio era da sola in casa. Sul posto, oltre alla polizia Scientifica, è intervenuto anche personale di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco di via Genova, per accertare le cause del rogo. Presenti anche carabinieri, polizia di Stato, 118 e Polizia municipale.

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